Politica

Zanna e De Candia: “Che fine ha fatto la smart city?”

La Redazione
Beppe Zanna
"Doveva essere una Molfetta tecnologica, ci si vanta del piano strade. E mancano tante opere all'appello"
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Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consiglieri comunali di Rifondazione Comunista/Compagni di Strada, Paola de Candia e Beppe Zanna, che analizzano l'amministrazione Minervini e si chiedono che fine abbia fatto la smart city. Secondo i consiglieri, mancano all'appello opere promesse ai cittadini. Di seguito il corpo della nota.

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È tempo di bilanci per l’amministrazione Minervini,che all’inizio del mandato si era caratterizzata come l’amministrazione che avrebbe portato Molfetta nel futuro iper tecnologico, “la smart city”, ora invece il suo più grande vanto è il piano strade, come una qualsiasi amministrazione della prima repubblica.

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Infatti dei servizi alla città intelligente benchè presenti nell’elenco annuale delle opere pubbliche, praticamente dall’inizio del mandato, si sono perse le tracce e ancora non si capisce bene di che cosa si tratti.

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Così come per l’allargamento del ponte Schivazappa, ormai non più rimandabile vista l’evidente pericolosità di quel tratto di strada.
nSi fa finta di soddisfare le richiesta del comitato di quartiere inserendo l’opera nell’elenco annuale delle opere pubbliche, ma si rimanda alle calende greche l’effettiva realizzazione.

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La stessa distanza tra la propaganda e la realtà la ritroviamo nell’altra autodefinizione amata dal Sindaco: “l’amministrazione del fare”.
nDei 300 milioni di spesa dedicati alla realizzazione di opere pubbliche, un terzo sono destinati ai consueti lavori di ristrutturazione delle scuole, un terzo provengono dalla programmazione e dalla capacità di attrarre risorse finanziarie, delle precedenti amministrazioni, come il porto, le piste ciclabili, il palazzo della musica, la pista di atletica, solo il restante terzo è direttamente ascrivibile a questa amministrazione.
nBen poca cosa rispetto alla propaganda.

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Mancano poi all’appello tante opere promesse ma non ancora realizzate, la mancata assegnazione del palazzo della musica, la piscina comunale e il parco di Mezzogiorno ancora chiusi.

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Non si riesce a concludere neanche quello che le commissioni consiliari hanno brillantemente preparato da almeno un anno, infatti giace ancora nel cassetto il nuovo regolamento del consiglio comunale, ostaggio delle fibrillazioni interne alla maggioranza.
nSmart che più smart non si può.

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venerdì 7 Maggio 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 3:00)

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