Energia ed entusiasmo hanno caratterizzato il comizio finale di Lillino Drago, tenutosi questa sera in Piazza Paradiso, accolto da un numeroso pubblico e affiancato dal presidente della regione Puglia Michele Emiliano.
Ad inaugurare il comizio, è stato Adriano Failli. “Immaginare Molfetta come una repubblica autonoma che si allontana dal processo di crescita come quello barese, mi mette tristezza”, il suo esordio.
Dopo queste parole, Failli ha lasciato la parola a Francesco Boccia che ha proseguito. “Pensare che una città come Molfetta debba chiudersi magari con dei muri, per predicare un’autonomia che in realtà è esattamente la negazione di un mondo aperto come quello in cui viviamo. Minervini lo conoscete, la condizione attuale di Molfetta, è il risultato dell’attività amministrativa di questi anni.
Ogni molfettese sa che votando Lillino Drago, vota per il futuro, un futuro pieno di impegni.
Sappiamo la necessità di costruire luoghi aperti per le nuove generazioni, e di permettere di dare spazio ai giovani per crescere e integrarsi nella società – ha continuato- Molfetta ha bisogno di un sindaco che ha già dimostrato di non piegarsi mai. Molfetta deve essere la cittá dell’ugualianza e del lavoro. Questo non è più un appello di coalizione, ma a tutta la città che vuole cambiare”.
A seguire, le parole di Michele Emiliano. “Quello che conta in un ballottaggio è a chi affidare la chiave per tirar fuori da ciascuno di noi il meglio secondo un criterio organizzato e non in un caos organizzato – il suo commento – Nonostante la spinta e l’aiuto che abbiamo dato negli ultimi cinque anni a Molfetta, la città era ferma: la Puglia è in movimento da quasi vent’anni mentre Molfetta è immobile, piena di contraddizioni e rancore. L’obiettivo di questa città è costruire una comunità, un progetto collettivo guidato da una persona saggia, che possa costruire la trama del vivere. Nel momento in cui lillino vincerà le elezioni, noi cominciamo la ricostruzione di un progetto comune che tenga insieme tutte le persone per bene che non hanno votato quel modello di governo".
Dopo questi interventi, prende parola il candidato sindaco Lillino Drago. “Siamo alla fine di una campagna elettorale durissima. Abbiamo avuto il coraggio di sfidare un sistema di potere che si era coalizzato per anni che aveva notevoli mezzi economici e ha poteva avvalersi anche del potere amministrativo del sindaco in carica che ne approfittato per fare campagna elettorale per se stesso. Noi siamo quelli per le sfide impossibili, in poche settimane abbiamo messo su un piano amministrativo chiaro, alternativo a quello del cemento, disordine, sporcizia, quartieri aperti e abbandonati per anni – le parole del candidato dell'area democratica, progressista e riformista – Vorrei ringraziare tutti gli elettori per aver votato per una Molfetta più efficiente. Abbiamo sfidato un sistema di potere che per cinque anni ha fatto promesse che non ha mantenuto. Questa amministrazione non è neanche riuscita a far svolgere un primo turno elettorale nell’ordine che era necessario, abbiamo vissuto tutti il dramma della scorsa domenica: code spaventose di elettori o elettori mandati indietro; stessa organizzazione vista allo spoglio dei voti con scrutatori stanchi, ambienti insufficienti, per non parlare del conteggio sbagliato tra il numero delle schede e quello dei votanti”.
Il candidato sindaco ha poi proseguito. “Io non avvierò grandi opere rimaste incompiute senza dare nessun vantaggio ai cittadini, io mi impegno a destinare ogni minuto del mio lavoro quotidiano alla città di Molfetta e ai suoi cittadini, con tutti loro che mi parleranno delle loro quotidiane esigenze”, le sue parole.
Lillino Drago ha poi concluso il comizio invitando i cittadini ad andare numerosi alle urne di questa domenica e a compiere un atto di amore verso Molfetta, impegnandosi a mettere a disposizione le proprie competenze, quelle di un uomo che in questa missione per i suoi concittadini ha trovato le radici più profonde nella sua “molfettesitá”.