Come preannunciato già in piena estate, Pasquale Mancini si dimette dalla carica di assessore comunale. Lo fa con una lettera formale inviata al sindaco Tommaso Minervini.
“Desidero – scrive Mancini – che resti chiaramente agli atti che questa decisione (che ascrivo tra i problemi contingenti di natura professionale) non è frutto di alcun problema di visione politica e che condivido appieno quanto finora da noi realizzato”.
Una precisazione per sgombrare il campo da equivoci e polemiche, e che diventa premessa per ringraziamenti e auspici.
“Officine Molfetta – prosegue la lettera – resta a disposizione dell’amministrazione sul piano politico e amministrativo attraverso i suoi rappresentanti, ed è al tempo stesso ribadita la mia persona disponibilità a continuare in qualunque altra veste lo sviluppo degli impegni presi con i cittadini nel corso della nostra ultima, vincente, tornata elettorale.
Mi indicano – e ne sono fiero – come uno dei padri di questo progetto politico basato sulla profondità dell’impegno civico e sull’autonomia rispetto alle di-visioni di schieramento: un approccio pragmatico e scevro da pregiudizi che ci ha consentito in questo rapidissimo anno di rimettere in pista la nostra comunità, a lungo frammentata da aspri e talvolta incomprensibili personalismi.
Lascio nella tua disponibilità ogni procedimento avviato nelle deleghe sicurezza, commercio, protezione civile, marketing territoriale, economia del mare, economia dell’agricoltura, pronto a fornire a te e a chi mi succederà ogni necessaria informazione e chiarimento”.
Al posto di Pasquale Mancini è altamente probabile l’ingresso in giunta di Antonio Ancona.