Politica

Isabella De Bari attacca l’amministrazione sul «degrado delle scuole»

La Redazione
La denuncia delle condizioni della "Don Cosmo Azzollini"
"Ciò che ha prodotto, negli ultimi anni, l'acuirsi del degrado è l'assoluta mancanza di manutenzione ordinaria degli edifici scolastici"
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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Isabella De Bari, consigliere comunale di minoranza, rispetto allo stato delle scuole, e in particolare di una scuola.

“Le foto – recita la nota – mostrano le condizioni di una delle scuole d’infanzia dell’istituto don Cosmo Azzollini, visionata di persona.

Inagibilità di una sezione e della palestra con annessi servizi igienici, inaccessibilità ed inagibilità delle aree a verde circostanti il plesso per rischio di caduta di copri-ferro dalle velette del lastrico solare, impianto elettrico di una sezione fuori uso, infiltrazioni diffuse a soffitti di una sezione e della palestra, allagamento del lastrico solare, condizioni igro-termiche che, per l’alto tenore di umidità relativa, compromettono l’intero ambiente scolastico, aggravate anche da impossibili ricambi d’aria riconducibili alla mancanza di adeguate barriere all’intromissione di animali dalle aree a verde circostanti.

L’eccezionalità dell’allagamento a seguito di un evento meteorico “non classificabile eccezionale” ha aggravato il preesistente stato di degrado di parti strutturali.

Ciò che ha prodotto, negli ultimi anni, l’acuirsi del degrado è l’assoluta mancanza di manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, e l’allagamento né una prova.

Difatti l’origine del degrado degli intonaci, dell’espulsione dei copri ferro delle strutture in cemento armato è riconducibile alle infiltrazioni da acqua piovana dal lastrico solare in prossimità dei pluviali, intasati per la caduta di foglie dagli alberi che circondano l’edificio.

Quale l’origine dell’inagibilità della palestra? Mancanza di manutenzione negli impianti idrico-fognanti dei relativi servizi.

Nel corso dell’intervento per l’allagamento del lastrico, i vigili del fuoco sono stati costretti a praticare fori per favorire il deflusso dell’acqua infiltratasi nelle pignatte del solaio.

Sembrano così remoti i tempi in cui era in ballo “la sicurezza dei nostri bambini” – così tuonava il sindaco Minervini – a giustificazione della costituzione del fondo rotativo della progettualità di 1milione ed 800mila euro!

Per quel fondo (DG 22/2017 e 42/2017), l’amministrazione Minervini invoca un bando PON – periodo 2014-2020 – istituito per far fronte alle esigenze di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici che ospitano scuole grazie al quale sono previsti stanziamenti di 62milioni e 755mila euro per la regione Puglia.

Questa previsione per la nostra regione, con una popolazione di 4milioni e 48mila abitanti, corrisponde a circa 15,51€ per abitante.

  • In teoria Molfetta, con circa 60mila abitanti, potrebbe aspirare a 930mila 774 euro. Si può notare la sproporzione tra obiettivo da raggiungere e debito contratto.
  • Magari la vicinanza di questa amministrazione al “Potere Regionale” (quello che ha garantito la non chiusura del nostro ospedale) potrebbe far attrarre il doppio dello stanziamento teorico (1milione e 860mila euro). “Almeno copriamo il fondo”, è una valutazione errata, perché lo stanziamento vale solo per opere eseguite e di pari valore, non per gli impegni assunti con gli altri progetti.

Una amministrazione non contagiata dalla bandipatia ludopatica del sindaco mai avrebbe comprato il grattino del fondo rotativo della progettualità di 1milione ed 800mila euro, tutt’al più lo avrebbe investito in cantieri che eliminassero quel tipo di degrado almeno in quattro scuole.

venerdì 19 Ottobre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 9:17)

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