“Cosa abbiamo capito in consiglio comunale discutendo l’interpellanza sul consorzio Meral presentata come opposizione di sinistra nel novembre 2017 dai consiglieri Gianni Porta, Antonello Zaza e Paola Natalicchio? Tre cose importanti”.
È l’inizio della nota inviataci dal consigliere Gianni Porta.
“1. L’amministrazione Minervini non ha nessuna idea sulle politiche abitative in favore delle fasce deboli della città, affida tutto al mercato privato che chissà quando – e se – si sbloccherà.
2. L’amministrazione non vuole esercitare un suo diritto a favore dei cittadini molfettesi ovvero l’acquisto di 34 alloggi a prezzo di costo che sarebbero una benedizione per quei cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari.
3. L’amministrazione non esige da un’impresa privata di costruzione che ha firmato un accordo il rispetto dei patti ovvero la realizzazione di un parco pubblico di quartiere e la consegna di una scuola materna”.
Nel mirino finiscono gli alloggi del consorzio Meral che, come da programma straordinario di edilizia residenziale, devono essere concessi in locazione ai dipendenti dello Stato impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.
“Qui – prosegue la nota – sono previsti ancora altri 32 alloggi con finanziamento statale per questa categoria di dipendenti dello Stato. Se non ci fossero ancora richieste, questi 32 alloggi diventeranno dell’Agenzia regionale per la casa (ex Iacp) che potrebbe assegnarli ai cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari.
Qui sono previsti ancora altri 34 alloggi con finanziamento privato che il Comune di Molfetta ha il diritto di acquistare al prezzo di costo, se solo lo volesse. Altri 34 alloggi che potrebbero essere anch’essi assegnati ai cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari.
Riassumendo: 66 case popolari devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2018, oltre al parco pubblico e alla scuola che deve essere consegnata. E il Comune non muove un dito, non scrive un rigo, non esige il rispetto dei patti da parte di chi negli ultimi mesi sta facendo pubblicità sulla prossima vendita sul mercato libero di appartamenti in corso di costruzione “a prezzi di assoluta convenienza”.
Da qui la richiesta in Consiglio comunale all’amministrazione Minervini di assumersi le responsabilità, con la proposta anche di alcune soluzioni.
“Se vuole davvero – conclude la nota – adesso l’amministrazione può dare una risposta al bisogno e al diritto di casa di quei cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari, senza continuare a prenderli in giro dicendo “le case non ci sono”, “è colpa dell’ex Iacp”, “bisogna trovare prima i suoli nei comparti di espansione”.
Finora la politica abitativa dell’amministrazione è stata inesistente, ora non solo si può ma si deve anche esigere il rispetto dei patti firmati con impresa costruttrice e Ministero delle infrastrutture.
Dopo i legittimi vantaggi privati è arrivato il momento dei legittimi vantaggi per la collettività che aspetta la consegna di una scuola materna, per i residenti del quartiere che attendono un parco e soprattutto per quei cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari una nuova casa.
Su questo attendiamo risposte, anche nei prossimi consigli comunali, e vigileremo attentamente sul rispetto dei patti firmati tra Comune, Ministero delle infrastrutture e Consorzio Meral”.