Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gianni Porta, consigliere comunale dinRifondazione comunista/Compagni di strada.
“Dunque, funziona così a Molfetta.
nUna struttura sportiva, il PalaPanunzio di via Giovinazzo, viene dato innconcessione a dei privati, Fitet e Ctt, rispettivamente federazione nazionalendi tennistavolo e società locale di tennistavolo.
nLa convenzione prevede che le spese di acqua e corrente elettrica siano ancarico della società privata.
nIn 12 anni si accumulano utenze non pagate per 90.000 euro. Ovviamente i 90.000neuro sono stati pagati dalla casse comunali.
nFinalmente dopo 12 anni la struttura sportiva ritorna nel possesso del Comunenche chiede ai privati il pagamento dei 90.000 euro.
nI privati si oppongono e portano in tribunale il Comune, così il Comune nominani suoi avvocati per difendersi e riottenere i 90.000 euro, già pagati da tuttinnoi.
nLa Giunta Minervini chiude il contenzioso accettando la cifra di 10.500 euronproposta dalla società privata Ctt perché il Comune non riesce a dimostraren“con certezza l’esatto ammontare del credito vantato” di 90.000 euro.
Spieghiamo meglio?
Il Comune si “accontenta” di 10.500 euro, a fronte dei 90.000 euronrichiesti, per via della “scarna documentazione resa disponibile dal Comune”nstesso agli avvocati che il Comune ha nominato per difendersi.
nIn altre parole, il Comune con la mano destra nomina gli avvocati perndifendersi, con la mano sinistra non mette a disposizione degli avvocati landocumentazione giustificativa necessaria a dimostrare i pagamenti di 90.000neuro effettuati.
Le conclusioni?
N. 1: il Comune – cioè tutti noi – rispetto ai 90.000 euro già sborsati pernutenze acqua e corrente, recupera solo 10.500 euro che la società privatanpagherà comodamente in 5 rate annuali.
N. 2: il Comune chiude ogni contenzioso con la società di tennistavolo, cosìnquest’ultima può continuare a utilizzare altre strutture sportive comunalinsenza colpo ferire.
N. 3: il Comune con i 10.500 euro riesce giusto a pagare i compensi di 8.000neuro degli avvocati che ha nominato, dunque rimane con 2.500 euro a fronte din90.000.
N. 4: il Comune “lancia” il messaggio terribile che si può tranquillamentenfarla in barba all’interesse collettivo, tanto si possono sempre perdere o nonntrovare fatture e documentazioni giustificative, senza che ad oggi risultinessere stata avviata e annunciata un’inchiesta interna.
N. 5: il Comune di Molfetta registra una lesione dell’immagine e dellandignità istituzionale, per ripristinare la quale come opposizione di sinistranci rivolgeremo in altre sedi, Corte dei Conti inclusa”.