E’ una voce che sta diventando sempre più insistente. L’avventura di Roberto Garafoli quale capo di gabinetto del Ministero dell’Economia rischierebbe di arrivare al capolinea.
Secondo Il Fatto Quotidiano, Roberto Garofoli entro fine anno potrebbe essere messo alla porta. Formalmente giungerebbero le sue dimissioni a breve, ma il premier Giuseppe Conte avrebbe chiesto la “testa” del molfettese entro fine mese, subito dopo l’approvazione della Legge di Bilancio.
Secondo Il Fatto Quotidiano, Garofoli non sarebbe ben visto a Palazzo Chigi. A incrinare i rapporti sarebbe stato un emendamento non concordato per concedere 84 milioni alla Croce Rossa. Il diretto interessato ha dato la sua versione dei fatti, smentendo le accuse, ma ciò non sarebbe bastato per zittire le polemiche
Roberto Garofoli, dunque, potrebbe lasciare Palazzo Chigi. Giudice amministrativo, presidente di sezione del Consiglio di Stato, Garofoli era stato segretario generale nel governo Enrico Letta e nel 2014 è finito al ministero dell’Economia con Pier Carlo Padoan.
Per la sua successione, in pole position sarebbe il capo della segreteria tecnica di Tria, Lambiase.
Se le cose andassero così, tornerebbe al Consiglio di Stato, dove ricopre il ruolo di Presidente di Sezione.