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Presentato “Luoghi Comuni”, più spazi per i giovani

La Redazione
Presentazione del bando “Luoghi Comuni”
L'obiettivo è rivitalizzare i luoghi di una città tramite l'energia dei ragazzi
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Luoghi comuni è l’iniziativa lanciata da Arti e la regione Puglia.

“Fruttuosa è la collaborazione tra i nostri uffici e la regione. Questi sono servizi di cui usufruisce tutta la città”, sono le parole dell’assessore Gabriella Azzollini, in apertura di serata, prima di cedere la parola a Marco Ranieri, esponente di Arti che enuncia il bando.

“Luoghi comuni ha il compito di rivitalizzare i luoghi di una città tramite l’energia dei ragazzi. Quando diamo fiducia ai ragazzi, la loro capacità di restituzione è molto grande. Gli enti pubblici hanno un grande patrimonio tra le mani, si riqualificano luoghi, periferie, ma molte di queste risorse finiscono sulle opere. Ci siamo resi conto che c’è un patrimonio che va vissuto, spazi che devono diventare luoghi. I giovani hanno idee ed energie per fare vivere questi spazi. – sono le parole di Marco Ranieri, di Arti agenzia regionale per tecnologia e innovazione, che continua, spiegando nel dettaglio il tutto – Lo spazio deve diventare una “scusa” per migliorare il tessuto sociale del luogo e per fare mettere in gioco gruppi giovanili.

Luoghi comuni si rivolge a organizzazioni giovanili del terzo settore costituite in Puglia, i cui organi direttivi siano composti da giovani fino a 35 anni. L’obiettivo è creare un’alleanza tra pubblico e privato per arrivare ad un forte impatto sul territorio, non ci sono fondi. Vanno individuati luoghi affinché questa alleanza che noi vogliamo creare sia possibile”

Poi, tramite l’ausilio di slide, Marco Ranieri ha spiegato ogni singola fase per l’attuazione di Luoghi Comuni.

“È diviso in 5 fasi. In primis gli enti candidano degli spazi e lo spazio finisce in piattaforma, successivamente, entro 30 giorni, l’Arti pubblica l’avviso finalizzato alla ricezione di progetti che vogliono rivitalizzare lo spazio. Attraverso una commissione, l’Arti seleziona il progetto più interessante e poi si avviaa fase di co-progettazione, dove il pubblico (comune), insieme al privato (chi vince), con la mediazione dell’Arti si siedono a tavolino; infine si stipula un accordo di collaborazione, in cui si stabilisce una concessione gratuita dell’immobile, Arti da le risorse al privato giovanile e si parte per il progetto. Mettiamo a disposizione massimo 40000 euro per 18 mesi, ma il progetto dura 24 mesi, quindi per gli ultimi 6 mesi il privato deve essere in grado di provvedere a tutte le spese, ovvero deve essere in grado di generare degli utili da reinvestire”

Poi è la volta di Gabriella Azzollini e Tommaso Minervini, che di fronte ad un nutrito gruppo di associazioni, svelano i luoghi da candidare e le finalità che hanno portato ad aderire a Luoghi Comuni.

“Due sono i luoghi individuati, l’ ospedaletto dei crociati, luogo storico a ridosso di un quartiere popolare, immobile restaurato nel 1998 e vorremmo dare un taglio sociale e culturale, essendo esso stesso un bene culturale; infine candidiamo un locale sito in via Piazza, l’ex libreria Corto Maltese, nel fulcro del centro storico, a taglio più imprenditoriale per il turismo e attività ricettive”, le parole del primo cittadino e dell’assessore che si è interessato al bando.

“Molfetta è vivace nel mondo del terzo settore e dell’associazionismo. Noi candidiamo i luoghi, a voi associazioni dico di tirare fuori idee innovative. Molfetta è terra di eccellenze che esportiamo, ma noi vogliamo farle emergere in questi luoghi”, chiude l’assessore alle politiche giovanili Angela Panunzio.

Il primo passo è compiuto. Ora gli spazi devono divenire luoghi. Luoghi comuni, alimentati dall’energia dei giovani

mercoledì 6 Febbraio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 6:09)

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