Politica

Il PD verso le europee, presentata Caterina Cerroni

Angelo Ciocia
Caterina Cerroni sostenuta dal PD cittadino
Lavoro, inquinamento, disuguaglianze di reddito, garantire la salute pubblica e i servizi base, ma soprattutto tanto Sud e tutto ciò che ruota attorno al Mezzogiorno, come ad esempio la pesca. Questi i temi trattati nel dibattito
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Si apre ufficialmente la campagna elettorale del Partito Democratico che, ieri pomeriggio, ha presentato si presenti in Sala Turtur, la candidata Caterina Cerroni.

nMolisana, di Agnone in provincia di Isernia, è nata nel 1991 e sarà la più giovane candidata alle prossime elezioni europee previste per domenica 26 maggio.

Tanti i temi trattati dalla giovane candidata “per un’Europa diversa”, come definisce la stessa Caterina Cerroni. Lavoro, inquinamento, disuguaglianze di reddito, garantire la salute pubblica e i servizi base, ma soprattutto tanto Sud e tutto ciò che ruota attorno al Mezzogiorno.

Sud sinonimo di disagi nella pesca, come visto in questi giorni dal giovanissimo Luca Petruzzella. Sud come immigrazione. Sud come divario con il Nord.

“Vorrei un Unione Europea in cui tutte le persone abbiano accesso a libri di testo, una sanità pubblica, infrastrutture sicure, un posto letto. Un Unions senza persone escluse dal punto di vista sociale” è l’auspicio di Caterina Cerroni prima dell’interessante dibattito aperto da Erika Cormio.

“Ringrazio Caterina per aver accolto il nostro invito. Vorrei parlare del mare, che è stato protagonista di Molfetta: 170 motopescherecci e la terza marineria italiana ma adesso la situazione non è più florida come prima. In primis la riduzione del pescato è data dai cambiamenti climatici, dalle attività antropologiche, pesce importato e conseguente calo del prezzo, aumento del carburante – l’esordio del vice segretario del PD, Alberto D’Amato, che fotografa la situazione della marineria molfettese, non senza polemica verso la gestione europea della questione – L’Europa non ha dato una mano con legge 154 del 2006: non si può equiparare la pesca a strascico molfettese e la pesca oceanica o nordica, a cui doveva rivolgersi la legge 154. Inoltre un gruppo di pescatori, in questi mesi, ha tolto dai nostri mari, oltre 1000 tonnellate di plastica”

Presente, e prontamente intervenuto, Domenico Facchini, armatore storico in città particolarmente sensibile al tema plastica in mare e pesca in generale.

“Faccio i complimenti a Luca Petruzzella, ha realizzato una sintesi perfetta della marineria molfettese e dei suoi disagi. Oggi abbiamo solo 42 barche e in commissione pesca europea, Caterina, incontrerai tanti volponi e se passano le bozze di leggi che sono sui tavoli europei, la pesca in Italia finisce il giorno dopo – le parole di Domenico Facchini, che continua – Io non sono contro i controlli, ben vengano i controlli. Io lavoro nell’Adriatico, un lago praticamente, lavoriamo 3-4 giorni e siamo diversi rispetto al Mediterraneo, al Tirreno, quindi determinate leggi proposte non possono essere uguali per tutti. Chiudo dicendo che il dissesto idrogeologico esiste in mare: qualcuno tenterà di tapparmi la bocca, ma negli ultimi sei mesi nel basso Adriatico, per questo motivo, non ci sono più scampi. Caterina sei giovane, ti aspetta un duro lavoro, sei giovane e puoi farcela”.

“Noi giovani siamo i più europei di tutti, cresciuti con una moneta europea, con un mentalità europea. Il 26 ci giochiamo tanto dell’esistenza dell’Europa, quella comunità che ha garantito la pace per tantissimi anni – le parole del segretario dei Giovani Democratici, Adriano Failli, che continua – L’Europa vista come un unione di stati, significa chiudersi e proteggersi in dei confini. Mi piace immaginare la centralità di ogni città in Europa. Ne sono esempio Luigi Balacco e Gabriella Azzollini”

“Le opportunità in Europa ci sono, però manca la conoscenza. Il progetto Erasmus è la cosa forse meglio riuscita dall’Europa perché forma la persona, che cresce di conseguenza. Il 90% delle attività proposte da Inco vedono i giovani al centro – il commento di Luigi Balacco, che prosegue con un augurio alla candidata Cerroni – Sono stato a Bruxelles da tirocinante, ti auguro di vivere Bruxelles e mi auguro di vedere sempre il fermento dei giovani che vedo oggi”

Chiude la candidata Caterina Cerroni. “Vengo da un territorio montano, ma vedo da vicino i disagi di Termoli che sono similari a questi. Dobbiamo pensare il nostro modello di sviluppo sulla sostenibilità, sul rispetto dell’ambiente. Come si può pensare di applicare le stesse sanzioni alla multinazionale che pesca nel Mediterraneo e al peschereccio di Molfetta? I problemi del Sud sono tantissimi, ma sono simili tra loro – le parole della giovane candidata in risposta a Domenico Facchini, prima di concentrarsi sul discorso di Luigi Balacco – L’Erasmus entra nella vita delle persone, rendendola europea. L’Erasmus è un’opportunità però capisco bene che al Sud, senza adeguato supporto familiare, è difficile avere accesso al bando Erasmus, visto il sussidio, piccolo, che viene dato agli studenti”.

I saluti finali sono di Erika Cormio, segretaria cittadina di PD. “In questa stanza, stasera, non c’è solo la realtà partitica, ma abbiamo raccolto realtà differenti che hanno dialogato. Abbiamo InCo, l’amministrazione comunale con l’assessore con delega ai finanziamenti europei, la scuola con tantissimi studenti presenti, un armatore che rappresenta la propria categoria, rappresentanti della CGIL. Caterina, oggi ti consegnamo un messaggio: qualora tu sia eletta, rappresentaci. La rappresentanza politica è ciò che ci contraddistingue”.

giovedì 9 Maggio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 3:20)

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