Spettacolo

“Musical Shots”, pillole di capolavori

Alessia Sciancalepore
"Musical Shots"
Ieri sera sul palco dell'Anfiteatro di Ponente un energico medley di musical dalle infinite sfaccettature
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Tutto gira intorno ad un gioco: “Musical shots”. Sono necessari pochi ingredienti sapientemente mescolati ed energicamente shakerati per dar vita alla magia. Pillole dei più famosi musical mai realizzati, concentrati nelle loro battute salienti e nelle canzoni più rappresentative.

È questo l’assunto di base della frizzante performance diretta da Antonella Sallustio, che ieri sera ha portato sul palco dell’Anfiteatro di Ponente un energico medley di musical dalle infinite sfaccettature: “Musical shots” per l’appunto.

Il primo dei cinque musical presentati è stato un recente capolavoro, pluripremiato agli Oscar nel 2016: “La La Land”. Un romantico sogno hollywoodiano tra coloratissimi tip tap e coinvolgenti motivi jazz.

Ma se, come si dice, l’appetito vien mangiando, questo assaggio non può far altro che far crescere la curiosità. Si passa, infatti, subito ad un altro musical: “Rent”. Il sapore d’assenzio e le sfumature bohemien la fanno da padrona in questo scorcio di vita metropolitana giovanile e dissoluta che altro non è che un inno al carpe diem.

Un cin e la scena cambia ancora, ci troviamo nella Chicago degli anni ’20 tra omicidi e violenza, il tutto condito da una punta di vintage. La follia omicida si mischia ai lustrini e ai rossetti, in un circolo vizioso di passioni coinvolgenti.

Il quarto musical viene presentato con pochi elementi, caratteristici dei protagonisti che lo animano: pantaloni scuri, camice bianche a maniche corte, ventiquattrore e sorriso sempre in viso. Il “The book of Mormon” porta in scena, in modo ironico e dissacrante, le vicende di due giovani missionari mormoni in giro per il mondo nella loro missione di conversione ed evangelizzazione.

Dulcis in fundo. Scelta migliore non si sarebbe potuta fare: “Mamma mia”. Il musical dei musical conclude questo meraviglioso turbinio di musica, voci, coreografie e colori. Nell’onirica atmosfera della famosa isola greca si snodano appassionanti intrighi d’amore, resi in maniera così impeccabile dagli attori della Tin Pan Alley, da non far rimpiangere l’originale.

Valore aggiunto di questo piccolo capolavoro, la musica dal vivo della band diretta da Giovanni Astorino, bassista di Caparezza, che ha reso inconfondibilmente autentica l’intera resa scenica.

Ancora inebriati dai “fumi dell’alcool” musicale, non resta che darsi appuntamento al prossimo shot.

mercoledì 12 Settembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 10:04)

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