Spettacolo

“Harem, le donne di Federico”, si conclude la rassegna Rosso Porpora

Martina Visaggio
Rosso porpora
Il secondo appuntamento, tutto al femminile, conquista il pubblico Molfettese
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Volge al termine la rassegna Rosso Porpora, fortemente voluta dall’assessore alla cultura Sara Allegretta.

Il secondo appuntamento, tutto al femminile, conquista il pubblico Molfettese.

“Harem, le donne di Federico” è il titolo dello spettacolo teatrale tenutosi ieri, 29 febbraio, presso l’auditorium Salvucci del Museo Diocesano a cura dell’Associazione culturale Galleria Manfredi di Lucera.
La regia ed il testo della rappresentazione sono a cura di Carla De Girolamo, la quale mette in scena l’opera affiancata da altre due donne: Anna Laura d’Ecclesia e Arianna Gambaccini.

Un giallo storico che ha come sfondo la corte di Federico II di Svevia, l’Imperatore è in questa narrazione un personaggio silente, attorno al quale si sviluppano le storie delle tre vere protagoniste: la donna di Federico, Bianca Lancia; sua figlia Violante e la sua balia.
Le tre donne aspettano il ritorno di Federico II sul Gargano, nella loro corte, ma la perdita di un gioiello prezioso regalato da Federico II a Bianca e la ribellione della figlia Violante al padre, rendono l’incontro nefasto.
È la balia l’elemento chiave della rappresentazione, la donna del popolo che riesce a tenere unito l’harem di Federico II. Lei, astuta ed insolente, tesse e risolvere la vicenda.

Presente alla rappresentazione, nello splendido scenario della cappella del Collegio dei Gesuiti, l’assessore alla cultura, Sara Allegretta, la quale a seguito di un breve intervento, ha dato voce alle attrici e alla regista.
“L’idea nasce dalla lettura di un libro”, spiega Carla De Girolamo. Questo spettacolo pone le sue radici in un fatto storico, realmente accaduto, successivamente romanzato dalle parole della regista.
Carla De Girolamo ha voluto immaginare gli intrighi e le passioni della corte Pugliese di Federico II.
Ha reso il pubblico partecipe di una storia avvenuta in un tempo lontano, ma i cui temi possono essere ancora adattati alla nostra epoca.

La ribellione di Violante non è solo frutto di un conflitto generazionale, ma è la storia di una giovane donna che si oppone alla volontà di un padre padrone. Una donna che reclama autodeterminazione.
Carla De Girolamo ci spiega che ispirazione e riferimento nella produzione del testo teatrale è stata la drammaturgia di Shakespeare.

Uno spettacolo intenso, ricco di emozioni e ben strutturato.

domenica 1 Marzo 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 18:04)

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