Tanto tempo a disposizione per gli adolescenti e i bambini che hanno trovato svariati modi per sconfiggere la noia da lockdown.
Un modo tanto amato e apprezzato è stato cantare canzoni, reinventale, riadattarle al momento speciale. Farne delle parodie, semplicemente.
“Con la mia amica Claudia D’Agostino abbiamo preso spunto da Vorrei ma non posso di J-Ax e Fedez e abbiamo creato la nostra “Vorrei ma non esco”, che poi abbiamo registrato in un secondo momento con la base della canzone originale”, le parole della giovane Erika Messina, una delle ideatrici del bellissimo testo.
“Vorrei ma non esco”, una canzone che sintetizza al meglio la situazione vissuta da tante persone durante queste otto settimane di restrizioni. “La prima strofa è rivolta alla parte politica italiana e al modo in cui stanno affrontando questa emergenza, il ritornello è una sintesi della situazione attuale, evidenziando la forte voglia di stare con le persone e gli affetti a noi cari – spiega Erika – La seconda strofa è una denuncia di quelle persone che non hanno rispettato le regole e le restrizioni, mette in contrapposizione chi ha rispettato tutto e chi no. L’ultima parte è la successione degli eventi accaduti dall’emergenza ad oggi. Ovviamente, abbiamo voluto raccontare il tutto con un pizzico di ironia”.
Una canzone che Erika e Claudia non vogliono resti lì ferma, ma un qualcosa a cui dare vita e linfa nuova. E se tra i ragazzini, i vari gruppi social sta circolando con insistenza nelle ultime ore, Erika lancia un appello. “Sappiamo che di non essere attrezzate, io non riesco a cantarla nel migliore dei modi, ma il nostro testo vogliamo valorizzarlo. Ci piacerebbe trovare qualcuno che canti la nostra idea e ciò che abbiamo prodotto in queste settimane”.
Questione di congiunzioni. E da oggi, 4 maggio, in cui le misure si allentano ma non vi è ancora il libera tutti, Claudia ed Erika cercano il loro congiunto: qualcuno che valorizzi il loro momento di noia, un lockdown che ha regalato “Vorrei ma non esco”.