Spettacolo

“Confido in una grande ripresa dei concerti”. La speranza di Rocco Nanna

Sara Fiumefreddo
Rocco Nanna
Le parole del presidente della Fondazione "Vincenzo Maria Valente"
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La convivenza tra il covid-19 e il mondo della cultura e dello spettacolo: al centro di un tema caldo come questo non potrebbe che esserci la Fondazione “Vincenzo Maria Valente”, il cui Presidente è Rocco Nanna, con il quale, nell’intervista, si parla della rinascita di un settore indispensabile alla vita sociale.

Come si sta organizzando la Fondazione “Valente” durante la “fase due”?

«Siamo ancora in attesa della fase due, non sappiamo se e quando ci sarà un post-coronavirus. Non ci va di organizzare eventi con sanificazione e distanziamento, tra l’altro mancano siti idonei per seguire tali disposizioni».

Quali sono gli eventi previsti nel 2020, organizzati dalla Fondazione, annullati o rinviati?

«Gli eventi annullati sono molti. Avevamo organizzato “Visioni in arte e musica” dal circuito con i solisti del Teatro “Carlo Felice” di Genova e con il nostro Direttore Artistico Giuseppe Francese, un’altra grande eccellenza musicale della nostra Terra, la mostra d’arte con “ Suite musicale in Fondazione”, con le artiste dell’Accademia di Belle Arti di Bari, allieve del Maestro Paolo Lunanova, il concerto “ Vient et terra”, con Enzo Gragnaniello e l’orchestra della Magna Grecia, con il direttore Sivilotti. Poi il silenzio, c’è stato il lockdown».

La Fondazione sta collaborando con altre realtà associative?

«Allo stato, la Fondazione è impossibilitata ad operare e non sta collaborando con altre realtà. È affacciata alla finestra, confidando in un impulso adeguato da parte del Comune di Molfetta, che ha ben prodotto per la Cultura e per la Musica nella nostra Città. Se sarà possibile, collaboreremo con l’Assessorato alla Cultura».

Confida in una ripartenza del settore della cultura? Quali saranno le principali differenze rispetto a prima?

«Confido in una grande ripresa concertistica, se e quando scomparirà questo spettro maledetto del covid, che ha lasciato uno strascico di lutti e di miseria, non solo spirituale ma anche materiale. Sono in miseria gli autonomi, i musicisti, le famiglie e non si sta facendo molto per loro, mentre le banche ritardano colposamente i finanziamenti che avrebbero dovuto erogare ad horas, senza pastoie burocratiche, stante la garanzia dello Stato. Noto, invece, che si sta facendo molto per il calcio. È certo che noi non organizzeremo concerti in streaming, perché la musica e l’arte vivono in simbiosi con il pubblico vero. Sono questa vicinanza e questo contatto a dare le giuste emozioni che appagano il nostro spirito».

Come Molfetta sta rispondendo a questa situazione, da un punto di vista culturale?

«Non so se Molfetta si stia preparando alla riscossa culturale, non ne ho notizia; certo non sarà facile, data la fase delicata che stiamo attraversando. Speriamo di poter realizzare almeno il concerto di Natale, con una piacevolissima sorpresa, per dare la stura alla realizzazione del progetto “Molfetta capitale della Cultura 2021 “, portato avanti con competenza e determinazione dal Governo della Cittá in generale e dall’Assessore alla Cultura Sara Allegretta in particolare».

giovedì 11 Giugno 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 13:57)

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