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Due facce per ogni sport, il primato sportivo di Molfetta

Angelo Ciocia
Il PalaPoli in attesa dell Exprivia Molfetta
Nel calcio Molfetta Calcio e Molfetta Sportiva, ma anche Borgorosso e Virtus. Nel basket Dai Optical e Pavimaro. Quattro squadre nel Futsal, ripartite equamente tra uomini e donne
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“Ce l’ho”, “Mi manca”. Tipiche frasi di bambini e adolescenti alle prese con le figurine e alla caccia della nuova figurina da scambiare con un doppione.

Molfetta sarebbe un bambino perfetto. Diverse figurine in mano, due per ciascuno sport. Un obiettivo, accaparrarsi ciò che le manca. E non è facile.

Uno dei primati di Molfetta è quello di avere, per ogni sport, almeno due squadre cittadine. Il che significa un gran movimento di gente, tra società, giocatori e tifosi. Ma questo significa anche risorse frammentate. Un conto sarebbe spendere risorse economiche per 22 giocatori, un altro è farlo per 88 giocatori.

Per molti, però, meglio l’abbondanza. “Two is better than one” citerebbero GLI inglesi, Molfetta li accontenta.

In Eccellenza sono partite in sordina Molfetta Calcio e Molfetta Sportiva. I primi hanno ambizioni da playoff, i secondi sono una squadra che giovane che può vivere l’entusiasmo di un match e il tracollo psicologico in un altro. Restando al calcio, in Prima Categoria, due filosofie diverse e due stili diversi hanno fatto si che Borgorosso Molfetta e Virtus Molfetta fossero chiamate “le sorelle diverse”. La Borgorosso ha trattenuto i big e si è rinforzata con Campanale, già a segno domenica. La Virtus non ha mai cambiato tanto uomini come quest’anno e, a giudicare dalla prima partita, l’obiettivo salvezza senza patemi d’animo è alla portata dei virtussini.

Capitolo basket. Infuocati i derby in Serie D tra Pavimaro Pallacanestro Molfetta e Dai Optical Virtus Molfetta. Tra regular season e playoff il PalaPoli ha vissuto derby infiniti. Morale della favola, Dai Optical promosso in C Gold grazie alla vittoria proprio contro i cugini della Pavimaro. La Pavimaro ammessa alla C Gold essendo giunta seconda. Ergo, ancora a braccetto. Ancora Maggi contro Scorrano, i due giocatori emblema di quando la Molfetta cestistica vestiva ruoli nazionali di primo livello.

Due maschili e due femminili. Zero rivalità perché non si potranno mai trovare in campionato. È il caso del calcio a cinque. Tra i maschi, la Sefa ambisce a posizioni di vertice anche in Serie B, mentre in C2 divertimento e spensieratezza la fanno da padrone. Al femminile, la Futsal Molfetta vorrà ripetere l’exploit della passata stagione e, chissà, raggiungere la massima serie, mentre la Makula tenterà di togliersi di dosso il campionato regionale per approdare alle nazionali.

Non fanno testo, ma rientrano negli sport che generano movimento e flusso di persone. È il caso di hockey e pallavolo. Estrelas e Molfetta Hockey, Pallavolo Molfetta e Pegaso Molfetta. Due espressioni sportive che hanno conosciuto la massima serie e che ora ripartono, con entusiasmo e nuova linfa. Al femminile invece, l’Estrelas lotterà in Champions, la Pegaso Molfetta ritorna in C regionale di pallavolo. Dove potranno arrivare hockey e pallavolo? Dove meritano. Dove hanno lasciato i ricordi più belli. Mattone dopo mattone. Il che significa, per l’hockey la serie B, e per il volley maschile la C.

Due facce per ciascuno sport. Si impoveriscono le società o si arricchisce l’offerta al cittadino? Il dilemma resta, gli spalti sempre pieni sono la migliore risposta.

martedì 25 Settembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 9:46)

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