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Due molfettesi nell’olimpo del karate

Sabrina Spadavecchia
Alessandra Spadavecchia e Francesco De Pietro
Alessandra Spadavecchia e Francesco De Pietro partecipano ai campionati mondiali conquistando il podio e ottenendo brillanti risultati.
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Dal 1° al 4 novembre si sono svolti, a Marina di Carrara, gli Unified World Championships 2018 – Campionati del Mondo di Arti Marziali. La manifestazione indetta dalla Federazione World Traditional Karate Association, nell’affascinate atmosfera del Festival dell’Oriente, ha visto partecipi numerosi atleti provenienti da tutto il mondo, anche dall’Italia.

Tra i membri della squadra italiana, anche due giovani promesse molfettesi, Alessandra Spadavecchia, 18 anni e Francesco de Pietro 17 anni. Durante le quattro giornate di gara, a tappa eliminatoria, i due hanno conquistato rispettivamente il 2° e il 4° posto nell’ esecuzione di Kata individuali. I due atleti molfettesi hanno gareggiato anche insieme, eseguendo un Kata dual degno di un 4° posto. Ottimi risultati raggiunti per un mondiale, se si pensa alla moltitudine di ragazzi in gamba provenienti da tutto il mondo, e che hanno dato filo da torcere ai nostri molfettesi. I due non hanno mollato mai la presa e hanno resistito fino all’ ultimo.

“Il confronto con le altre nazionali non è stato facile – spiega Francesco – E oltretutto non mi ero mai affacciato ad un contesto simile prima d’ora. Ho fatto diverse gare, ma un mondiale è diverso da una gara regionale”.

“In sport come questi – racconta invece Alessandra – la costanza, la perseveranza, l’ambizione, la determinazione, il coraggio e la forza sono fondamentali. Non puoi mostrarti debole, altrimenti gli altri ti schiacciano”.

Gli atleti molfettesi che hanno partecipato al mondiale sono solo due degli allievi della scuola di arti marziali ‘Junreikan’ di Molfetta, che sforna dei veri e propri campioni. “Se abbiamo raggiunto simili risultati – dicono – è grazie alla nostra scuola e soprattutto ai nostri maestri Luigi Silvestri e Cosimo la Forgia, che con serietà, amore, passione e dedizione, ci hanno spronato a fare sempre meglio e ci hanno dato consigli preziosi, utili per vincere la gara”.

É più che una scuola la Junreikan, una famiglia autentica. “I nostri maestri ci hanno sempre detto che non è importante vincere, ma partecipare. Abbiamo affrontato tutte e tre le giornate di questa gara tenendo questo a mente. E infatti nessuno di noi due si aspettava di raggiungere questi risultati”. Molfetta, ancora una volta, non delude in ambito sportivo.

martedì 6 Novembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 8:46)

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