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Aquile Molfetta ko in casa. Scritte sul pullman avversario, i tifosi si dissociano dall’episodio

La Redazione
Atto vile al pullman dello Chaminade Campobasso
La tifoseria molfettese si dissocia dall'episodio
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Sabato pomeriggio da dimenticare per le Aquile Molfetta. I biancorossi escono sconfitti dal PalaPoli dallo Chaminade Campobasso, compagine prima in classifica. Ma a fare ancora più rumore è il post partita, condito da atti di vandalismo. Una sconfitta, civile e sociale, nella sconfitta sportiva.

Mister Rutigliani deve rinunciare a Di Benedetto, squalificato, pertanto schiera Lopopolo in porta, Pedone, Dell’Olio, Murolo, Mazzone.

Partita maschia, dura, giocata sì in attacco, da entrambe le squadre, ma dove a brillare sono le difese, con non troppi interventi per i due portieri. L’esperto Passarelli, lo scattante Paulinho, il jolly Gonzalez e Pescolla si affacciano alle parti di Lopopolo, ma il portierone respinge al mittente ogni velleità.

Dell’Olio e Di Vincenzo ci provano spesso, così come Murolo e Binetti. Pedone è la classica cerniera difensiva, Mazzone fa un gran lavoro sporco. Due squadre simili, tanto forti in attacco, quanto abili in difesa. E il pari pare essere il risultato più onesto.

Ma a 27 secondi dalla fine, apoteosi. Una dormita collettiva difensiva dei biancorossi permette a Pescolla di portare avanti i molisani. Dell’Olio è chiamato a fare il portiere di movimento per tentare nuovamente il pari. Lo Chaminade Campobasso si cintura in difesa, Murolo prova a sfondare, forse viene messo giù, forse no. Di sicuro cade. Con il portiere di movimento e con l’uomo in più, visto Murolo dolorante, Cancio deposita in rete il definitivo 2-0 a 5 secondi dalla fine.

Si accendono gli animi. Che diventano bollenti subito dopo il triplice fischio. I fischi dei molfettesi accompagnano il rientro negli spogliatoi del Campobasso, rei di non aver rispettato la buona norma di gettare il pallone fuori. Cose che ci stanno nel calcio. Sia i fischi, sia gettare o meno il pallone fuori.

Tutto ciò che succede dopo è una pagina di sport che non esiste. Non dovrebbe esistere, ma c’è. Usciti dagli spogliatoi, dirigenti, staff e giocatori dello Chaminade Campobasso si ritrovano il pullman imbrattato di offese e vari simboli. Cose nocive per il calcio, una pagina nera per la cronaca sportiva molfettese.

“Noi, come 6°IC, ci dissociamo da quanto verificatosi nel pomeriggio di ieri ai danni del pullman della società sportiva Chaminade. Questo atto vile ed increscioso non è nelle nostre corde e chi ci conosce lo sa benissimo. Fiduciosi che possa esser tempestivamente individuato il colpevole, ci tenevamo a render nota pubblicamente la nostra estraneità ai fatti”, recita una breve nota apparsa sul profilo Facebook della tifoseria organizzata molfettese, Sesto in campo.

Intanto le Aquile perdono in campo. Ma Molfetta perde soprattutto fuori dal rettangolo di gioco.

lunedì 18 Novembre 2019

(modifica il 28 Luglio 2022, 21:57)

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