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Sergio Gervasio e l’amore per la corsa: “Sentimento mondiale, senza confini”

Angelo Ciocia
Sergio Gervasio
Il presidente dell'ASD Free Runners Molfetta parla dell'innovazione "gare virtuali", della "moda running" durante il lockdown e dell'immobilismo della FIDAL
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Riaprono i confini regionali, ma una passione che, in questo periodo, ha sconfinato sin da subito è stata certamente il running. Amatoriale, professionale, chiunque, armato di scarpette e abbigliamento ginnico, si è potuto cimentare nella disciplina sportiva.

Il running ha certamente spopolato tra la gente. “Nella fase 1 tanti, in mancanza di attività sportive alternative o di gruppo, si sono scoperti amanti della corsa, attività semplice, economica da svolgere senza richiedere grandi esperienze – le parole di Sergio Gervasio, presidente di ASD Free Runners Molfetta – Chi non disponeva di spazi in casa o non era attrezzato per attività motorie alternative, ha svolto un circuito limitrofo alla propria abitazione. Personalmente, assieme ad altri runner, non ci siamo comportati così perché abituati a distanze e circuiti più lunghi”.

Una fase 1 contraddistinta, indubbiamente, dalla voglia di evadere. E quale miglior metodo se non la corsa? Ma adesso, con la riaperture di palestre e centri sportivi, l’attenzione sul running, forse, è venuta meno. “Con la riapertura di palestre e centri sportivi vedremo quale sarà la reale distribuzione dell’attività, se si è trattato solo di un fatto occasionale o se tanta gente ha scoperto, per quel particolare momento, questa disciplina sportiva, da molti condivisa in modo amatoriale – ha detto – Parlare di lancio della disciplina running non è corretto: la corsa rappresenta un movimento mondiale senza confini, è ormai una realtà sviluppatasi fortemente negli ultimi vent’anni con i grandi eventi di massa. Pensare a questo senza poterla più svolgere per chissà quanto tempo è davvero drammatico”.

Running amatoriale e, quindi solitario, contro il running di massa, quello professionale. Il mondo delle grandi corse, attrattive di sportivi, ma soprattutto appassionati lungo il percorso. Un mondo che non conosce una data. “L’atletica non è il calcio e la FIDAL sembra essere inerte al momento. Si leggono solo rinvii di tutti gli eventi sportivi programmati nel 2020. Si stilano regole, assurde per noi sportivi, per lo svolgimento di eventi e tutte le prescrizioni da attivare – il commento di Sergio Gervasio, che scende più nel dettaglio – Le misure pensate le ritengo impraticabili. Avremo un alto costo organizzativo per un numero chiuso di iscritti, partenze e arrivi scaglionati, nessun pacco gara e post ristoro, nessuna premiazione. Ma mancherebbe anche lo spirito agonistico di correre uno a fianco all’altro, potersi dar forza, potersi abbracciare. In sintesi, se non saranno rimossi questi paletti non servirà organizzare eventi: questi, saranno tutti rinviati al 2021”.

E l’atletica senza grandi eventi e senza circolazione di sponsor, lentamente avverte il duro colpo. “La società sportive che svolgono attività di atletica sia professionistica che amatoriale, hanno subìto, come tutte le altre attività, un grave colpo economico, se si pensa che non esistono sostegni, se non quelli degli sponsor legati agli eventi sportivi organizzati”, le parole del presidente dell’ASD Free Runners Molfetta.

Ma come una stancante corsa, le energie arrivano da sole per poter portare a compimento il proprio obiettivo. La fase 2 non è stata solo la boccata d’ossigeno per attività commerciali e ristorative, ma è stata la spinta che ha acceso il motore dei runners. “Gli atleti della mia società non hanno mai smesso di allenarsi, in casa o fuori, appena ce n’è stata la possibilità. Con tutto questo rallentamento e con tutte le società ferme ci si inventa di tutto. Nasce così una gara virtuale – le parole di Sergio Gervasio, che spiega le modalità di questo running agonistico 2.0 – Ci si iscrive gratuitamente via web, all’atleta viene consegnato un pettorale, ci si accredita su una app e si registra la propria corsa, scegliendo la distanza (10, 21, 42 km, ndr) e il percorso nella propria città che viene registrato e costituisce la classifica finale”.

Tra gli atleti dell’ASD Free Runners, menzione per Roberto La Grasta, con il tempo di 35’40”sui 10km che lo ha conclamato vincitore della Apulia Virtual Running di Palagiano.

È tempo di allacciarsi le scarpette anche perché, storicamente, il periodo primaverile è solo l’incipit della grande stagione delle corse, eventi sportivi in cui rientrava la CorriMolfetta.

“Pensare ad un CorriMolfetta virtuale, a me sembra davvero improbabile. Se tutti coloro che abbiamo visto correre in città, in questo periodo, correranno alla prossima Corri Molfetta, Covid permettendo, sento di dire che sarà un’edizione da record”, la promessa di Sergio Gervasio.

giovedì 4 Giugno 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 14:20)

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