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Grazie al Giro ritrova Molfetta. La storia incredibile di Michele Primaro

Angelo Ciocia
Michele Primaro del team EF
"Sono andato via a 10 anni per trasferirmi ad Adelaide. Adesso ritrovato la mia città di nascita, che emozione"
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Il Giro d’Italia ci ha regalato storie ed emozioni uniche, scalate e sprint sinonimo di vita vissuta. Il Giro è la corsa degli italiani, per gli italiani. E farà tappa a Molfetta, città che Michele Primaro conosce bene e ritroverà tra qualche giorno.

nMichele, oggi, è uno dei più stimati meccanici della corsa rosa, è nel team EF Education First.

n”Sono un meccanico specializzato. Grazie a questo lavoro sono entrato nel team e grazie a quest’esperienza ho girato sessanta paesi e assistito tanti ciclisti. Il nostro team è internazionale, siamo americani ma abbiamo corridori di varie nazionalità. Il mio compito? Se ci sono problemi meccanici o forature, intervengo io per i nostri corridori del team”, racconta Michele, direttamente da Palermo, sede in cui oggi parte la corsa rosa.

n Ma il suo giro d’Italia, e del mondo, parte diversi anni fa.

n”Era il settembre 1980, avevo quasi 11 anni e la mia famiglia partì da Molfetta”, spiega Michele. Direzione, Adelaide, Australia, Oceania. Tipico per dei molfettesi emigrare oltreoceano.
nOggi parte un altro Giro d’Italia, sabato prossimo durante la tappa Giovinazzo-Vieste, Michele sfilerà da Molfetta. “Ci sono stato tre settimane fa per tre giorni per salutare i parenti – spiega Michele – Ma questa volta è diverso: passerò da Molfetta non da turista, ma come lavoratore”.

nUna Molfetta di cui il meccanico del team EF ha ricordi molto nitidi. “Molfetta mi è sempre rimasta nel cuore, mi ricordo degli eventi come la Madonna dei Martiri, andare al mare vicino la Torre dei Briganti, fare camminate al faro o al porto con la mia famiglia mangiando panzerotti, con l’odore del mare, l’accento molfettese. Indimenticabili le grida di chi vende pesce o verdura per strada e il mercato del pesce”, ricorda.

n”Sono ad Adelaide perché la mia famiglia decise di trasferirsi per darci un futuro migliore: ho 3 fratelli e 2 sorelle e mia madre, mio padre purtroppo non c’è più da dieci anni. Era uno stimato barbiere di Molfetta, tanto che, tutt’oggi, alcuni suoi “alunni” sono barbieri – spiega Michele – Più tardi ho scoperto che il cognome di mia madre, Giovine, è legato ad un palazzo del centro storico che sorge in prossimità del primo locale di mio padre. Più passa il tempo, più mi informo su Molfetta e più mi viene voglia di viverla per periodi più lunghi”, la confessione del meccanico della Education First.

nUna toccata e fuga molfettese che durerà una manciate di lancette d’orologio, tanto quanto dura la carovana rosa in una zona pianeggiante. “Passare da Molfetta durante il Giro è una grande emozione. Sento un profondo legame con la mia città di nascita. Sono padre di un figlio di 21 anni, anche lui innamorato di Molfetta dopo averla visitata con me”, chiude la sua storia Michele Primaro.

nParte il Giro di Michele. Tra una settimana abbraccerà la sua Molfetta. Saranno i minuti più belli della vita professionale di un “cangurotto molfettese”, come si è definito lui stesso. Molfetta – Adelaide, ad unirle Michele e la corsa rosa

sabato 3 Ottobre 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 10:14)

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