Difficile immaginare un inizio di anno solare migliore. Quattro match in due settimane, due vittorie e due pareggi. Ma soprattutto cancellata la casella zero punti in trasferta.
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Con questi ingredienti, la Molfetta Calcio inaugura il nuovo anno. Otto punti su dodici disponibili, quattro in casa e altrettanti lontano dal Poli, dove sinora erano arrivate solo amare sconfitte.
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Un salto di qualità importante per gli uomini di mister Bartoli, capaci di stoppare sullo 0-0 il Casarano primo in classifica. Poi, ecco il primo punto fuori dalle mura amiche: arriva un altro 0-0 contro il Fasano, fanalino di coda ma comunque squadra parecchio più esperta della Molfetta Calcio, come dimostra la finale di Coppa Italia di categoria conquistata lo scorso anno.
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Infine, ecco gli ultimi due capolavori tattici, tecnici, ma soprattutto mentali. Contro un Gravina arrembante e desideroso di uscire dalle sabbie mobili della classifica, ecco la rete di Acosta che regala il primo successo. Neanche il tempo di festeggiare che la Molfetta Calcio mette in mostra le sue qualità contro il Brindisi: da un lato la tecnica, come dimostra la punizione di Strambelli, dall'altro lato la grinta della classe operaia dimostrabile dal gol di Ventura e poi il cuore e la determinazione di una squadra che in dieci uomini vuole strappare tre punti.
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E il covid ferma la corsa biancorossa sul più bello: domenica, capitan Di Bari e compagni, avrebbero dovuto affrontare il Taranto che, al netto dei recuperi, dovrebbe essere la prima della classe. E da buoni sparalotti, con il vento in poppa delle ultime partite, la Molfetta Calcio avrebbe avuto la grande chance contro gli ionici.
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