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Manè e Guarino, il futuro è tutto vostro

Angelo Ciocia
Guarino
Terracenere: "Possono arrivare a ottimi livelli. La testa è fondamentale per arrivare in alto"
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È primavera: sbocciano fiori, si allungano le giornate. Entra nel vivo la magia della Champions League. Ci stupiamo, ci meravigliamo di partite interminabili. La costante di quest’anno? La giovane età dei più grandi protagonisti. Campioni che stanno dominando l’oggi, in attesa di prendersi la scena definitivamente domani.

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“Il calcio italiano punta poco sui ragazzi. Tendiamo ad acquistare ragazzi formato, cercando all’estero e non nei nostri vivai. Cosa manca rispetto alle big europee? Il coraggio. Vogliamo il risultato in qualsiasi categoria – le parole di Angelo Terracenere, responsabile del settore giovanile della Molfetta Calcio, ma soprattutto grande ex centrocampista del Bari – In caso di risultati negativi, le società non sono soddisfatte, i tifosi contestano. Per questi motivi, l’allenatore è restio a far giocare il giovane. Servono soldi da investire in strutture per far crescere ragazzi”.

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Ma la primavera del calcio sta portando giovani talenti anche a Molfetta. Sbocciati altrove, in società più strutturate. Ma orgogliosamente molfettesi. Gabriele Guarino, difensore centrale classe 2004, con un piedino educato e una struttura fisica importante, è stato menzionato da una delle pagine instagram più in voga per il calcio giovanile, Bomber.MadeInItaly.

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“Lasciare all’età di 15 anni la propria famiglia, i propri amici e la propria città, non è un gesto che tutti i ragazzi della sua età avrebbero fatto; ma quando hai un obbiettivo nulla può fermarti. Il ragazzo classe 2004, già nel primo anno con la nuova maglia, si è fatto subito notare con delle ottime prestazioni ma anche mettendo a segno ben 3 goal. Per essere un difensore centrale ha un ottimo fiuto per il goal e non c’è stagione in cui non si inscriva a referto – scrivono di Guarino sulla nota pagina social – Un buon difensore però, deve avere anche delle doti difensive, come ad esempio l’aggressività agonistica, la fisicità e perché no anche una buona tecnica. Guarino racchiude tutte queste caratteristiche, frutto di anni di allenamento e un po’ di capacità naturale. Che giochi in coppia con due difensori centrali nella difesa a 3 oppure in reparto con un alto difensore nella difesa a 4, Guarino comanda la linea e detta i movimenti che devono essere coordinati e fatti all’unisono”.

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Nelle ultime settimane, nel Bari che zoppica e fatica più del previsto, le uniche note liete vengono dai giovani che mister Carrera ha aggregato tra i “senior”. Anche qui Molfetta, orgogliosamente, c’è. Moussa Balla Manè è ormai una habituè tra i big: classe 2003, non ancora maggiorenne, nelle ultime settimane figura sempre tra i convocati del Bari. E chissà, la ciliegina può essere proprio un esordio. Trasferitosi a Bari nell’estate del 2019, Manè è nato e cresciuto nell’Audace Molfetta, fucina di talenti della zona.

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“Auguro a questi due ragazzi una grande carriera. Sono ragazzi che possono sicuramente giocare ad alti livelli, dipende solo da loro – le parole di Terracenere – Anche il molfettese Flavio Cirillo, oggi al Bari ma di proprietà dell’Empoli, è un buon calciatore. Per quanto riguarda la Molfetta Calcio, oltre all’orgoglio per l’esordio in prima squadra di Sifanno, ci sono giocatori molfettesi assai interessanti come Luigi La Forgia, Mattia La Forgia, Vanny Ciannamea, Carrieri. Possono avere tutti la possibilità di esordire in prima squadra”

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Poi, ancora, la mano fraterna di un molfettese che ce l’ha fatta a sfondare nel calcio che conta. “Credo che le caratteristiche fisiche e tecniche di un calciatore sono importanti, ma tutto parte dalla testa: quella ti porta a giocare ad alti livelli – le parole dell’ex capitano del Bari, Terracenere – Molto importante nella crescita dei ragazzi sono i tecnici. Devi essere preparato, devi far capire che le ambizioni dei ragazzi possono essere raggiungibili. Questo cerco di trasmettere ai miei allenatori”.

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E anche Molfetta si prende il suo magic moment dedicato ai giovani di valore. Non solo Foden, Haaland, Pedri e compagnia che è un piacere guardare dal divano. Crescono bene, e sentiremo parlare, di Guarino e Manè. Due difensori vecchia scuola, con un occhio al calcio moderno. Quello in cui, proprio in Italia, mancano leader difensivi. Intanto, Molfetta, vanta due difensori dal sicuro futuro.

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lunedì 19 Aprile 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 3:57)

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