Calcio

I muscoli (e i gol) di capitan Vitale: “Momento esaltante, ci riesce tutto”

Luigi Caputi
Marco Vitale
"Ma dobbiamo mantenere i piedi per terra", afferma il fantasista della Molfetta Calcio dopo il successo di ieri con il Terlizzi
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“Il lupo perde il pelo, ma non il vizio”. A questo proverbio è ricorso, ai nostri microfoni, Marco Vitale, protagonista della super vittoria ottenuta ieri pomeriggio dalla Molfetta Calcio contro il Terlizzi.

A distanza di undici mesi dall’ultima rete segnata, il trequartista biancorosso è tornato alla gioia personale: lo ha fatto in grande stile, alla sua maniera, dalla media distanza, con il destro fatato.

Vitale è il giocatore tecnicamente più forte della compagine allenata da Giusto, è la luce potenzialmente più pura e luminosa, ieri concretamente tornata a splendere nel grigio pomeriggio molfettese. Non parliamo più di un solista dagli assoli isolati nel deserto, bensì di un giocatore maturo e consapevolmente integrato in un meccanismo tattico che funziona alla perfezione.

Vitale si esalta nell’ordine, non più nell’anarchia come ai tempi della Molfetta Sportiva. Eppure non dimentica di essere l’uomo di fantasia, il risolutore estemporaneo e geniale: il suo innato vezzo, il suo vizio mai perso. “Certe giocate- ha affermato nel post partita l’autore del momentaneo 2-0- mi restano dentro. Ma in questa squadra le eseguo nel modo e nel momento giusto, e magari le risparmio quando non sono necessarie. Il gol che ho messo a segno, oltre ad aver rappresentato una liberazione personale, è stato il coronamento di un’azione spettacolare. Vincere convincendo è la nostra filosofia, e sino ad ora ha garantito successi”.

Il gol di Vitale nasce da molto lontano, da un avvolgente possesso palla avviato nella metà campo difensiva, da una paziente attesa del varco decisivo: non è il lampo spuntato dal nulla, ma il tocco finale di un capolavoro, l’intuizione che completa un indispensabile ragionamento a priori. La Molfetta Calcio è lo specchio del suo capitano: sostanza nella forma, diletto nell’utilità, bellezza funzionale e essenziale. Sono, questi, attributi di un giocatore e di una compagine in passato accusati di incostanza e inconcludenza, di gratuità e finezza a se stessi.

La musica, almeno allo stato attuale, è cambiata: dopo il 3-0 di ieri la Molfetta Calcio è prima in classifica con 15 punti. Quello di ieri è stato per i biancorossi il quarto successo consecutivo, il quinto in sette partite del campionato di Eccellenza disputate. Il capitano di un simile team, il trascinatore di una squadra che mai rinuncia a piacere e piacersi, non può che essere Vitale, l’ex ragazzo promettente che vuole diventare uomo e mantenere intatto il suo talento. “Tutto ciò che desideriamo e prepariamo in settimana ci sta riuscendo- ha detto il numero 10- oggi abbiamo dominato dal 1’ al 90’, abbiamo nascosto il pallone agli avversari. Dobbiamo restare coi piedi per terra senza nasconderci e abbassare lo sguardo: ci godiamo il momento esaltante e meritato, ma sappiamo di non dover mollare nulla, di non poterci permettere la minima distrazione. A mio parere siamo da playoff, mentre sarà quasi impossibile conservare il primo posto. Ci sono squadre sulla carta superiori: il Casarano, la stra-favorita, e il Corato, che presto o tardi si riprenderà dalla crisi”.

Il gol molfettese del 2-0 è giunto intorno all’ora di gioco, preceduto dall’1-0 del solito Ventura e seguito dal tris del sempre più in crescita Cfarku. L’azione del raddoppio è stata tambureggiante, un saggio di “tiqui taca”, con più di venti passaggi a preparare il siluro vincente di Vitale. Evidente sintomo di un’intesa corale eccezionale. “Ci sembra davvero di giocare assieme da anni- ha confermato Vitale- e in effetti in qualche caso è davvero così. Con Ventura ho giocato più di un campionato in passato: ci conoscevamo a memoria già prima di questa stagione e non abbiamo faticato a ritrovare l’antica compatibilità calcistica. L’altro membro del nostro tandem avanzato, Bozzi, è un giocatore intelligente ed esperto, abile nel sacrificarsi e adattarsi a varie situazioni, oltre che implacabile sotto porta. Un compagno che mi ha particolarmente stupito è Legari: la sua regia è di grandissima lucidità e qualità; personalmente devo ringraziarlo per le diverse centinaia di palloni che mi sta passando da inizio anno”.

La Molfetta Calcio è un ingranaggio che funziona, una macchina da gol e da punti che ha ufficialmente ritrovato la sua stella nella giornata di ieri. Presa per mano da Vitale, vuole e può sognare ad occhi aperti.

lunedì 22 Ottobre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 9:16)

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