Calcio

Giancaspro punta il dito contro i vertici del calcio, chiesta la riammissione in Serie B

La Redazione
Cosmo Giancaspro
Giancaspro punta il dito contro Fabbricini e Malagò, contro la giustizia sportiva e gli ex calciatori del Bari. Inoltre anticipa di costituirsi parte civile nell'eventuale processo penale per il fallimento del Bari
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Cosmo Giancaspro punta il dito contro i vertici del calcio italiano e chiede la riammissione al campionato cadetto, in Serie B.

L’indiscrezione è girata in città e nelle zone limitrofe nelle scorse ore. A riportarlo, ieri pomeriggio, Radio Selene.

Secondo Radio Selene, Giancaspro, attualmente in stato di fermo presso il carcere di Trani, è un fiume in piena contro gli organi del calcio, dai dirigenti della Serie B, sino al Coni, senza trascurare membri della giustizia sportiva. Secondo Giancaspro, Fabbricini e Malagò hanno leso lo stesso imprenditore molfettese e sono accusati di abuso di ufficio e violazione del segreto istruttorio.

Ma non solo dito puntato contro i vertici del calcio italiano. L’ex patron del Bari si scaglia anche contro la giustizia sportiva, scegliendo di impugnare l’inibizione di tre anni. Infine punta il dito contro gli ex calciatori del Bari che lasciarono il ritiro in Trentino il giorno del fallimento: Giancaspro chiede loro un danno di 10.225.000 euro.

Per tutti questi fatti, l’ex patron del Bari, avrebbe presentato querela alla Procura di Roma chiedendo la verifica degli atti e avrebbe chiesto l’ammissione del FC Bari 1908 al prossimo campionato di Serie B. Sempre secondo Radio Selene, Giancaspro, si è reso disponibile per chiarire la propria posizione alla Procura di Roma e avrebbe già annunciato di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale circa il fallimento del Bari.

Il tutto, adesso, è in mano alla Procura di Roma, che dovrebbe esprimersi l’11 giugno.

domenica 2 Giugno 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 2:44)

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