Calcio

Saverio Bufi: “Il calendario è gestito dal virus, ma voglio la Serie D”

Angelo Ciocia
Saverio Bufi
Si gioco o non si gioca? L'emergenza economica che colpisce le aziende che con le sponsorizzazioni fanno vivere le società quanto influirà? Ce ne parla Saverio Bufi che sogna ad occhi aperti la Serie D
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Calcio si, calcio no. Il dilemma per gli sportivi è uno solo: si gioca o non si gioca, questo è il dilemma shakesperiano.

Dilemma che avvolge lo sport in generale, ma si concentra sul calcio, l’industria sportiva più potente del globo. E Molfetta, nel suo piccolo, vive di calcio. Un calcio che aveva proiettato i colori biancorossi del Molfetta Calcio a 6 punti di lunghezze dal Corato, a 5 giornate da quel sogno chiamato Serie D.

Un sogno interrotto. Messo all’angolo per vincere una partita più importante, il Covid-19.

Ma i tifosi sognano e domenica scorsa hanno messo in scena la festa promozione che non c’è stata. “Lo ammetto è stata una bella idea. Io, però, vorrei vivere la promozione anche a porte chiuse. Immagina una grande festa per il ritorno in serie D, dopo 24 anni, anche in estate. Non avrà lo stesso effetto, forse, ma va celebrato il momento”, le parole di Saverio Bufi, direttore tecnico dei biancorossi.

Ma questo campionato si giocherà o no? Il dilemma è incessante e, se altri sport come il basket annunciano la chiusura, i vertici alti del calcio lasciano una porta aperta. La stessa porta che si socchiude quando la lega dilettantistica inglese cancella i campionati. Si vivono giorni concitati. Che fine farà questo campionato, è la domanda di tutti.

“Spero che questo campionato si chiuda con la vittoria del campionato da parte del Molfetta Calcio. Credo che in qualche maniera si proverà a chiudere la stagione: in questo momento di ufficiale non c’è niente, ma da informazioni non ufficiali e sentori in giro, si percepisce ciò. – la risposta di Saverio Bugi, che poi prova a tracciare un ipotetico ritorno in campo e un probabile scenario – L’agenda e il calendario sono gestiti dal virus: si va nella direzione in cui a maggio potremmo avere meno contagi e, quindi, magari, riprendere gli allenamenti per terminare il campionato a giugno. Probabilmente le partite non saranno a porte aperte per gli assembramenti vietati, però in questo modo potremmo concludere e vincere questo campionato”

Il tutto mentre il Molfetta Calcio, nell’epoca del lavoro agile, sperimenta lo smart working. “Il lavoro prosegue bene, i ragazzi si stanno allenando. Manca il gruppo, ovviamente, e manca il lavoro insieme, però si stanno mantenendo in forma perché è importante fare ciò. Non c’è nessuna voglia,, nei giocatori e in noi, di perdere tutto il lavoro fatto finora”, il commento.

Indubbiamente il tema portante è il Coronavirus, la partita più importante della stagione sportiva e di questa fase storica. E con esso tutti i problemi finanziari, per cui si è arrivato a stimare un 30% di squadre dilettantistiche in meno a settembre. “E’ un periodo non facile dal punto di vista sanitario ed economico, questa situazione ha effetti importanti sulle aziende e sulla squadra – dice il direttore tecnico, che prosegue – La mia idea è quella di capire come muoversi; la nostra società è solida, organizzata, strutturata, ma questa crisi economica sta riguardando l’intero comparto calcistico perché società come la nostre vivono di sponsorizzazioni. Magari, in futuro, potremmo divenire più forti, più ampi. Abbiamo molti progetti che stiamo portando avanti, uno su tutti la gestione dello stadio. Dobbiamo organizzarci, strutturarci e ampliarci, anche guardando ad altri soci, in un’ottica serie D”.

Infine il sogno, non solo di Saverio Bufi, ma di un’intera città. Ma anche una grande consapevolezza. “Molfetta merita palcoscenici più importanti anche della serie D stessa”, chiude così Saverio Bufi.

E se sarà palla al centro lo decreterà questa partita importante chiamata Coronavirus. Intanto, domenica scorsa l’Eccellenza ha avuto la sua regina “social”. E se magari sarà un gol al Paolo Poli a decidere il campionato, fa niente se lo stadio sarà vuoto. Se quel gol varrà la Serie D, significherà che ci siamo messi dietro le spalle questa grande partita che si sta giocando tutta la popolazione italiana in queste settimane.

sabato 4 Aprile 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 16:28)

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