Calcio

La Top 11 della stagione calcistica molfettese

Angelo Ciocia
Corrado Uva
Un 3-5-2 fantacalcistico con grande propensione offensiva. I migliori undici molfettesi che si sono ben comportati in Eccellenza, Promozione e Prima Categoria
scrivi un commento 2330

Il calcio dilettantistico, solitamente, a giugno conosce la parola fine. Quest’anno è stato marzo a sancire la fine dei campionati, anche se per verdetti e le classifiche definitive bisogna aspettare ancora 48 ore.

Oltre il grandissimo esaltante cammino della Molfetta Calcio, questa stagione sarà ricordata per l’esordio in Promozione del Borgorosso Molfetta, che si porterà nel cassetto dei ricordi il pareggio strappato alla Sly. In Prima Categoria si è ben districata la giovanissima Virtus Molfetta, rinnovata negli uomini a inizio stagione, ma non nello spirito. Infine, la Fulgor Molfetta che dopo 7 anni ha conquistato il suo primo punto con tanto di esaltazione social per aver sfatato un tabù.

In queste squadre, ma anche nelle città vicine, si sono messi in mostra tantissimi talenti molfettesi. Giocatori giovani e meno giovani, chiamati alla stagione della conferma o a quella della consacrazione. Eccoli in un fantacalcistico 3-5-2 ultroffensivo. Per priscio di celebrare la molfettesitá in una bellissima stagione delle molfettesi.

In porta Donato De Santis. Il portiere classe 2000, due anni fa a Gravina in D e lo scorso anno nel Molfetta Calcio in Eccellenza, ha blindato la porta dello Sly Bari, primo in classifica in Promozione e in odore di Eccellenza. Categoria che il bravo De Santis conosce.

In difesa due pilastri del Borgorosso formato Promozione: Mauro de Ceglia e Davide Cataldo, calciatori che per scelte personali hanno intrapreso un percorso di vita dove il calcio è divertimento. Due pilastri che ben figurerebbero anche in Eccellenza, tanto da essere insormontabili in alcune partite dei biancorossi di mister Angelo Carlucci.

A chiudere la linea difensiva, il più offensivo tra i terzini, tanto da essere utilizzabile come esterno di centrocampo e anche un po’ più avanti. Antonio Serino, classe 1999, è stata una delle rivelazioni della Virtus Molfetta e il suo spirito offensivo si è tradotta in una rete in 19 presenze, ma tanti assist e passaggi illuminanti per i compagni.

A centrocampo tanta fantasia e piedi buoni. Ferrieri, classe 2001, si è dimostrato un under futuribile per il Borgorosso e non solo: autentica rivelazione dei biancorossi, visto anche lo status di under è stato uno degli uomini più utilizzati da Angelo Carlucci. Accanto a lui, in mediana, Sebastiano Binetti: al primo anno da “over”, il classe 1999 ha saputo sfruttare le occasioni che si sono presentate nell’Unione Calcio Bisceglie, ostica formazione militante in Eccellenza. A completare la mediana Sergio Antonelli, mezzala classe 2000, al primo anno nella Virtus Molfetta che ha giocato sia da 8 che da 10 nel team virtussino: l’ex Gravina e Molfetta Sportiva, con 5 reti è stato il bomber della formazione militante in Prima Categoria.

Sugli esterni la scelta ricade su gente offensiva e capace della giocata che strappa applausi. Da un lato Ermeland Cubaj, il dieci del Borgorosso, l’uomo che se è in forma risulta letteralmente immarcabile; dall’altra fascia scorrazza Marco Vitale, unico molfettese purosangue nella Molfetta Calcio che ha dominato l’Eccellenza. Entrambi fermati da problemi fisici, il 10 del Borgorosso ha timbrato sette reti in 15 presenze, mentre Vitale si è fermato ad una rete in sole 6 presenze, con il campionato che è stato stoppato proprio mentre il molfettese stava rientrando nelle rotazioni di mister Bartoli dopo un brusco stop. Quando si parla della partita decisiva per la classifica, si cita quella di San Pietro in Lama contro il Deghi: sotto 2-0 il Molfetta la ribaltò 3-2 in 18 minuti e la prima rete fu siglata dal rientrante Vitale. Una firma indelebile, in questo grande campionato.

Il duo di attacco è di quelli pesanti, un duo da 21 reti in coppia. Bruno Sallustio non ha mai smesso di fare gol, anche se l’infermeria ha chiamato troppo, spesso: per lui 12 firme su 14 presenze. Al suo fianco il sempreverde Corrado Uva: ha giocato da 9, 7, 10, fatto gol su rigore, di rapina, di grande tecnica e ha fermato il proprio scorse a 9 reti in 12 presenze. Entrambi hanno bucato tante difese con addosso i colori biancorossi del Borgorosso.

Ad allenare questo team Vito Grieco. Il molfettese ha guidato la Sicula Leonzio in Serie C. Allontanato dalla panchina sicula alle prime diffcoltà, il cambio di allenatore non ha fatto svoltare la squadra di Lentini. Richiamato il molfettese in panca, il team siciliano si è garantito il quartultimo posto, con 9 punti di distanza dal Bisceglie. Un distacco enorme che, causa fermo della Serie C, non farà scendere in campo la Sicula Leonzio per i playout, facendo retrocedere i neroazzurri stellati. Spetta al Consiglio Federale regalare la prima grande gioia al tecnico molfettese.

Sarà pure fantacalcio. Ma un team così, è davvero, un’eccellenza molfettese. Eccellenza, lì dove questi undici leoni potrebbero dire la loro.

lunedì 1 Giugno 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 14:28)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti