Ventuno vittorie consecutive. Un'imbattibilità che dura da maggio 2019. Da allora solo vittorie da tre punti.
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Riavvolgiamo il nastro: maggio 2019, la favorita Turi sfida la giovanissima Pallavolo Molfetta che, dopo un girone di andata altalenante, trova una continuità pazzesca nel girone di ritorno. Tradotto: si va ai playoff. Qui, in finale, arriva il forte Turi che spazza via il grande sogno biancorosso.
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Ma il PalaPoli inizia a ribollire di passione. Il PalaPoli ritorna il catino infuocato, quel girone infernale in cui sono finiti squadroni come Perugia, Modena, Civitanova e Trento in serie A.
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Questa attuale, però, è un'altra pagina di storia. Una storia che parla locale. Una storia di successi, ben ventuno, tutti da tre punti.
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"Sin dall’inizio della nostra esperienza post SuperLega abbiamo voluto creare un gruppo di ragazzi che fosse espressione del nostro settore giovanile oppure fosse proveniente dalle città vicine – le parole di Lillo de Pinto, team manager dell'Indeco Molfetta, che spiega le politiche dei biancorossi – In questo modo, negli ultimi due anni, prima in C e quest’anno in B, abbiamo messo su un gruppo di atleti forte e unito, sia fuori che dentro il campo e che puó solo migliorare. La mentalità vincente di questo gruppo? La si respira ogni volta che indossano la nostra maglia e scendono in campo al Palapoli".
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Quel PalaPoli che ha riaccolto Francesco Del Vecchio in estate, tres d'union tra il fantastico mondo della SuperLega e le nuove pagine di pallavolo cittadina scritta da un gruppo molto giovane.
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"Il ritorno di Ciccio Del Vecchio in biancorosso è stata la ciliegina sulla torta del mercato estivo. Il capitano è un valore aggiunto indiscutibile in campo ma a mio modesto parere lo è ancor di più fuori dal campo. È stato proprio questo il motivo per cui ho fortemente caldeggiato il suo ritorno a Molfetta. Nello spogliatoio ha una autorità e un piglio da leader di cui avevamo fortemente bisogno", le parole di de Pinto.
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Una bussola. Una chioccia. Un perno dove i palleggiatori Bernardi e Campanale possono aggrapparsi. Una spalla forte in ricezione per il libero Porcelli, talento nostrano che ha assaporato la serie A da giovanissimo che a sua volta fa da chioccia al più piccolo della squadra, D'Alto secondo libero. Un braccio armato da alternare a Fiorillo, opposto, e un esempio per il giovanissimo Ruggiero. Un aiuto per i giovanissimi laterali molfettesi Corrieri, Lorusso e Ciccia, millenials cresciuti ammirando Ciccio in serie A. E soprattutto una pacca sulla spalla sui giovani centrali Carofiglio, Paradiso, Pisani e Tritto.
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Del Vecchio è un po' tutto questo al PalaPoli, in allenamento e in partita. Dove però manca il pubblico. Ma mai le vittorie, che sia serie C o serie B.
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"L’aver vinto il nostro girone senza perdere nemmeno un set ha rafforzato la nostra convinzione di aver costruito una buona squadra, completa in ogni ruolo nonostante le molteplici difficoltà derivanti da questa pandemia. Non ci siamo posti un obiettivo finale in questo campionato. Semplicemente la Pallavolo Molfetta ha da sempre l’obiettivo di far bene, in ogni categoria e anche quest’anno lo stiamo facendo nonostante il ruolo di neopromossa.
nDi certo lotteremo fino alla fine per raggiungere risultati prestigiosi, consci del nostro valore", chiude il team manager Lillo de Pinto.
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Fare bene come obiettivo primario. Ma l'Indeco Molfetta fa bene, anzi benissimo, da 21 partite. Adesso per il duo Leo Castellaneta – Angelo Lorusso viene il bello. Divertirsi nella seconda fase della serie B. Intanto i ragazzini terribili della Pallavolo Molfetta non vogliono fermarsi.
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Adesso i biancorossi guardano tutti dall'alto verso il basso nel girone I1, ma anche nella sommatoria con il girone I2 con cui dovrà scontrarsi nella seconda fase. Adesso, si fa per dire. Sono ventuno turni che l'Indeco Molfetta è letteralmente imbattibile.
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