Ieri gli operatori della galleria del centro commerciale Gran Shopping Mongolfiera di Molfetta hanno abbassato le saracinesche dei propri esercizi in segno di protesta a partire dalle ore 11, per pochi minuti, come in tutta Italia, per protestare contro il prolungamento delle chiusure nei festivi e prefestivi, ossia i giorni di maggior incasso e fatturato, provocando grosse perdite. “Sono oltre sei mesi che viviamo questa ingiustizia”, commentano alcuni operatori della galleria molfettese. “Il centro commerciale è sicuro, la direzione si è impegnata durante tutta la pandemia a mantenere altissimi gli standard di protezione e sicurezza della struttura, tanto da non aver mai registrato focolai, ma inspiegabilmente continuano a penalizzarci e discriminarci rispetto ai colleghi che operano, invece, nelle città. Sia chiaro, siamo felici che i commercianti pugliesi siano tornati a lavorare da quando siamo tornati in zona arancione, ma perché questa discriminazione nei nostri confronti? Si sa che la gente fa shopping soprattutto nei weekend, così facendo provocano danni enormi alle nostre attività”.
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“Chiediamo di farci ripartire avendo una prospettiva di ripresa chiara, cosa che è mancata fino ad oggi”, concludono i commercianti. “L'esigenza di manifestare nasce dalla scomparsa di riferimenti alle aperture dei centri commerciali nell'ultimo decreto aperture varato dal Governo Draghi. In Gazzetta Ufficiale sono completamente assenti riferimenti alle aperture nei weekend, anche in zona gialla, misura prevista nella versione provvisoria del decreto”. “Ancora una volta”, concludono, "abbiamo preferito rispettare le regole e la sicurezza di tutti, abbiamo dunque evitato di organizzare manifestazioni all’aperto. Chiuderemo solo le saracinesche, come faranno in tutti centri commerciali d’Italia. Ci auguriamo che le istituzioni, compreso il nostro governatore Emiliano, prendano coscienza di questa situazione e intervengano per porre riparo”.
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