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«Ce facim stasèiere»? Restiamo a Molfetta…

Angelo Ciocia
Gente in corso Dante
La trasformazione della città da luogo che nel weekend si lasciava tra parentesi, ad ambito posto di ritrovo di grandi e piccoli anche delle città limitrofe. Ma va risolto il "caso Lungomare"
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“Ce facim stasèiere?”. Una domanda, mille mete. Una certezza: poteva esserci il patriottico di turno nella comitiva di amici, poteva esserci la ragazza legata alle tradizioni nel gruppo, addirittura potevi trovare il parente di secondo grado del candidato consigliere comunale, ma la scelta di fare serata a Molfetta nel weekend era utopistica, irreale e i giovani erano costretti a emigrare nei paesi limitrofi.

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Il lungomare di Trani e i suoi locali, l’infinito lungomare di Bisceglie e i locali sul mare in estate, la passeggiata a Giovinazzo, la serata a Bari. Tutto tranne che Molfetta. Città di mare, città potenzialmente turistica. Niente da invidiare alle città limitrofe in termini di paesaggio. Tutto da ritrovare, per Molfetta, il fascino di attirare ragazzi.

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Quel tabù chiamato “fare serata” a Molfetta è stato a poco a poco sfatato. Prima il centro storico ha dato l’inizio alla catena di esercizi commerciali, poi i locali in piazza Municipio hanno dato linfa vitale ai giovani e alle loro esigenze. Infine Corso Dante è stata trasformata da luogo per le passeggiate degli “over”, a posto amato e ambito anche dagli “under”.

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Birra, chiacchiere tra amici, questo è il nuovo target. Questo è il target che ha trasformato piazza Municipio e corso Dante. Questa è stata la strategia che prima ha attratto i molfettesi a restare in città, poi ha spinto altri giovani ad avvicinarsi a Molfetta.

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Sentire parlare dialetti diversi dal tuo fa sorridere. Ma fa pure pensare. Anche noi molfettesi siamo emigrati in città limitrofe, prima di fare i patriottici. Anche noi molfettesi abbiamo invidiato i locali e la gente che veniva attratta dalle città limitrofe.

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Anche noi molfettesi, adesso, sogniamo una zona ZTL nel weekend in prossimità di questi locali, un po’ come già avviene nelle città limitrofe.

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Anche noi molfettesi abbiamo i nostri locali e ci vantiamo dei nostri posti. Un po’ meno del lungomare, quasi desertificato e relegato a ruolo di parcheggio e niente più. Forse è proprio questa la nuova sfida. Perché un posto della città di tale bellezza, dove godere di un tramonto fantastico, a due passi dal rumore delle onde, va assolutamente valorizzato.

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Valorizzare Molfetta, amare Molfetta. E allora “ce facim staser?”. Restiamo a Molfetta.

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lunedì 20 Marzo 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 5:22)

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Daniel Ceglie
Daniel Ceglie
7 anni fa

Molfetta é gestita male a confronto dei comuni limitrofi! Non riuscite ad eleggere un sindaco con le palle che duri a lungo e che abbia veramente a cuore la cittá, ed i suoi cittadini..Spetta a voi cittadini ad alzare la voce concretamente,non spettegolare al bar o seduti ad una panchina,o passeggiare su e giú il corso,criticando inutilmente la politica,poi tornate a casa a cenare,guardare la tv,go on line e finisce quí!!????