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Paesaggi, cultura, gastronomia e turismo: i turisti scelgono Molfetta

Alessia Sciancalepore
Turisti nel centro storico di Molfetta
I riti della Settimana Santa hanno fatto da apripista, ma sono tanti i turisti in città. Il Duomo, il Torrione Passari e il suo panorama, la nostra cucina e lo shopping le maggiori attrazioni
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Occhi a mandorla, occhi distratti, occhi azzurri oncastani, occhi di tutti i tipi guardano e osservano. Colgono, mossi da curiosità, gli scorci della nostrancittà. Sono gli occhi di tutti quei turisti che, già in queste settimane,niniziano a passeggiare per le strade molfettesi. A lume di naso, li si riesce anchena riconoscere, con i loro vestiti sempre troppo leggeri per le nostre mitintemperature, o con delle mappe in mano e il naso rivolto verso l’alto.

Considerati tali presupposti, non sarebbe illegittimonazzardare il pronostico di un potenziale aumento dell’impatto turistico nellanbella stagione, sebbene non sia ancora effettivamente arrivata.

L’afflusso di stranieri a Molfetta sarebbe iniziato già anpartire dalla Settimana Santa, stando a ciò che lo IAT (Ufficio di Accoglienzane Informazione Turistica) ci ha comunicato. Quello pasquale è, infatti, unnmomento nodale per quanti vogliano seguire i suggestivi riti e le celebrazionindi questo periodo religioso. Il picco di visitatori si protrarrà all’incircanfino ad ottobre, temperature permettendo.

Inoltre, sembrerebbe che i maggiori estimatori del sudnItalia e dunque anche della nostra città, siano turisti di nazionalità tedesca,nfrancese, olandese e belga. Un range variegato e composito.

Ma cosa cercano esattamente? Cosa li porta qui?

Sarebbe curioso sapere quale sia la maggiore attrattivandella nostra città, quale delle nostre bellezze si aggiudichi la pole position.nEbbene, sembra che tutti i riflettori siano puntati sulla costruzione romanicanper eccellenza: il Duomo. Quest’ultimo, fiore all’occhiello della nostra città,nla fa da padrona, meta più richiesta in assoluto dai visitatori. Seguono, poi,nle altre chiese e le zone circostanti al centro storico, una full immersion nelnpassato tra le “chianche”, il mare e il panorama mozzafiato del TorrionenPassari.

Il lungomare e il Pulo, invece, risorse probabilmentenpoco implementate, restano ampiamente marginali rispetto alle altre e al loronpotenziale.

Ma non solo turismo culturale. Infatti, altri visitatorinprediligono un percorso alternativo, che sia indirizzato verso le zone dellonshopping nella zona industriale, alle prese con negozi e compere.

Altri ancora, si lasciano tentare dalla cucina nostrana,ndai prodotti tipici e da tutto ciò che gravita intorno al mondo gastronomico,nelemento di rilievo nel nostro settore terziario.

A quanto pare, sembrerebbe proprio che il detto “nonnvenite in Puglia, rischiereste di innamorarvene” valga un po’ anche per lannostra piccola, ma preziosa città.

giovedì 24 Maggio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 13:22)

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