Discariche abusive, presenza massiccia di amianto, rifiuti pericolosi. Il Liberatorio politico punta il dito contro la situazione della zona Asi.
nn
“Il 2 dicembre 2010 – spiegano – la Guardia di Finanza di Molfetta sottoponeva a sequestro penale circa un ettaro di terreni, in zona ASI, perché utilizzati come discarica abusiva. Su detti terreni erano stati sversati abusivamente grandi quantitativi di rifiuti: numerosi metri cubi di materiale derivante da demolizione; legno costituito da porte, mobili e plastica; circa due tonnellate di materiale cementizio contenente amianto – lastre ondulate- frantumate e sparsi sul terreno vegetale; elettrodomestici vari.
nn
I rifiuti risultavano mescolati tra loro (pericolosi e non pericolosi) e dall'esame visivo di detto materiale cementizio, contenente amianto, si è constatato che da esso fuoriuscivano numerose fibre”.
nn
Ancora qualche mese fa, proseguono, “quella discarica era ancora attiva e qualche giorno fa, fotografando la stessa area, la situazione non era cambiata, anzi peggiorata".
nn
Paradossalmente, nel 2011 "quei terreni erano catalogati come oliveti specializzati. Quindi, a Molfetta, un terreno con una discarica abusiva di rifiuti pericolosi può diventare un "oliveto specializzato" e se qualcuno ci raccoglie le olive può produrre anche un olio DOP (all'amianto).
nn
Ci chiediamo a chi spetta vigilare su queste situazioni e mantenere puliti i terreni della zona ASI, specialmente se questi ospitano rifiuti pericolosi?
nn
Il comune di Molfetta, rappresentato nel consiglio di amministrazione del Consorzio ASI, può chiedere la bonifica dei terreni incolti, e la loro recinzione, per evitare che gli stessi diventino discariche abusive a cielo aperto?”.
n