Si è spento ieri, all’età di 87 anni, il commendatore Ilarione Azzollini. Una perdita importante per Molfetta, una persona apprezzata e stimata per il suo impegno nella e per la città. Imprenditore edile capace di guadagnarsi la fiducia di uomini del calibro di Mons. Achille Salvucci, Azzollini ebbe nel 1978 l’onorificenza di commendatore da Andreotti e Pertini. Nel 1990 toccò invece ad Andreotti e Cossiga tributargli l’onorificenza di Grande Ufficiale.
Componente della commissione edilizia del Comune di Molfetta dal 1986 al 1989, divenne presidente degli imprenditori edili di Molfetta nel 1993.
Dal 1989 al 1991 fu presidente del comitato Feste patronali, e spicca il suo impegno anche a livello sportivo, visto che dal 1981 al 1985 fu presidente della gloriosa società di atletica leggere “Polisportiva Landolfi”, e dal 1983 fu presidente onorario della società di atletica “Olimpia Club”.
L’ultima, speciale onorificenza, che lo inorgoglì non poco fu quella di commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno, uno dei cinque ordini cavallereschi pontifici della Chiesa cattolica, ricevuta lo scorso anno. A proporla fu il compianto vescovo Luigi Martella, ma fondamentale fu anche l’interesse del cardinale Angelo Amato.
Tra i tanti che lo piangono, una persona che ad Azzollini era legatissima. “È stato un uomo – racconta il nipote Roberto Sciannamea – che ha dato tanto ed ha avuto tanto da questa città. Una persona generosa sempre, dai piccoli gesti quotidiani alle grandi opere che volle regalare alla città, come la statua della Madonna dei Martiri di fronte la basilica. Sempre fortemente impegnato, nella politica così come nello sport, ma senza mai far mancare nulla alla sua famiglia, della quale era follemente innamorato. Di poche parole, ma di tanti fatti, come solo gli uomini di una volta sapevano essere. La città lo ricorderà come “Il Commendatore”, ben voluto e conosciuto da molti; io, che ho avuto l’onore di conoscerlo nel suo privato ed abitare con lui, lo ricorderò semplicemente come “Nonno”, il migliore maestro di vita che si potesse desiderare”.
Era veramente un galantuomo ! Pace all'anima sua.
Persona amabile è rispettosa, una grande perdita per la Città di Molfetta.