Quindici anni e quattro mesi di reclusione. È questa la sentenza emessa dal gup del tribunale di Trani Raffaele Morelli a proposito di Crescenzo Bartoli, dichiarato colpevole di omicidio volontario ai danni di Antonio Andriani a novembre del 2016.
Nipote di Andriani, Bartoli assassinò l’uomo in piena notte nell’androne di casa. Un omicidio pare architettato sulla base di vecchi dissapori nella famiglia.
L’imputato, condannato anche al mantenimento durante la custodia personale e al pagamento delle spese processuali, è stato interdetto dai pubblici uffici.
Bartoli è stato altresì condannato al risarcimento alle parti civili, quantificabile in 20mila euro per ciascuna parte civile.
La sentenza è arrivata al termine del rito abbreviato.