Cultura

Il Pulo nuovamente chiuso

La Redazione
Passeggiata nel Pulo di Molfetta
Rifondazione Comunista accende i fari sulla chiusura del Pulo di Molfetta
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Negli ultimissimi giorni, il partito di Rifondazione Comunista è tornato ad affrontare il tema Pulo di Molfetta. Sono tantissime le segnalazioni di turisti e cittadini molfettesi che restano delusi davanti al cancello chiuso della dolina. Il partito di Antonello Zaza e Gianni Porta spiega le cause che hanno portato a questa situazione.

Da qualche settimana il Pulo è chiuso; nel novembre scorso, infatti, è scaduta la convenzione tra la Provincia, proprietaria del sito, e il Consorzio di associazioni “Polje”, che nel periodo di durata della convenzione ne ha curato la valorizzazione e la fruibilità, e che dopo la data di scadenza ne ha garantito ancora per qualche tempo l’apertura “gratuitamente”.

Il progetto di riapertura del Pulo, per il quale si è spesa l’amministrazione Divella, grazie all’interessamento dell’allora assessore provinciale Antonello Zaza, ha avuto successo e la presenza di numerosi visitatori ha premiato il lavoro e l’impegno dei volontari delle associazioni del Consorzio (Archeoclub, Ictius, Legambiente, Proloco, Terrae e WWF), che, per così dire, gli hanno ridato vita, dopo anni di incuria e abbandono.

La particolare congiuntura nella quale la scadenza della convenzione si colloca – lo smantellamento delle province – non può giustificare l’inerzia che ha caratterizzato finora l’attuale Amministrazione provinciale, che di fatto ha sanzionato la chiusura del Pulo e della sua Zona Archologica, area di particolare interesse storico-archeologico sottoposta a particolare vincolo di tutela, riportando indietro di alcuni anni le lancette dell’orologio e rischiando di vanificare il lavoro fatto finora.

Ci auguriamo che l’Amministrazione provinciale voglia trovare positive soluzioni temporanee perché il Pulo torni ad essere aperto, in attesa che meglio si definiscano a livello nazionale tempi e modi di trasferimento di competenze e attribuzioni delle province. Certamente, possiamo pensare che  l’amministrazione Schittulli non desideri passare alla storia come la liquidatrice della pubblica fruizione di un sito naturalistico e archeologico così importante e così complesso, in netto contrasto con la deliberazione della giunta Divella del maggio 2009 tesa ad ottenere l'inclusione del Pulo e della sua Zona Archeologica nell'elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC).

Allo stesso tempo auspichiamo, proprio per il particolare frangente storico di passaggio delle competenze e attribuzioni delle province, l’intervento attivo e propositivo del Comune, anche per evitare che rimanga monco il progetto del polo museale archeologico.

Non possiamo continuamente svalutare il nostro patrimonio che va, invece, valorizzato, come in questi anni si è cercato di fare, dopo continui balletti, inaugurazioni e chiusure che hanno caratterizzato gli anni precedenti alla riapertura. Auspichiamo, pertanto, che anche l’Amministrazione comunale si adoperi e sostenga la procedura di riconoscimento del Pulo di Molfetta come Sito di Importanza Comunitaria.

Il Pulo va riaperto, restituito alla città, tutelato e riconosciuto nel suo valore e nella sua importanza storico-archeologica.

lunedì 10 Febbraio 2014

(modifica il 31 Luglio 2022, 9:34)

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