Cultura

La diversità come ricchezza. La Shoah, vista dal liceo scientifico

Alessia Sciancalepore
"Io ricordo"
Un incontro-scontro tra passato e presente finalizzato alla comprensione delle tragedie a noi contemporanee sulla base del ricordo di quelle passate
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Ci hanno creduto ancora una volta, gli alunni del liceo scientifico A. Einstein, che si sono tenacemente cimentati nella realizzazione della manifestazione “Io ricordo” svoltasi in data 4 febbraio e giunta ormai alla sua terza edizione.

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L’iniziativa, sulla stessa lunghezza d’onda degli anni precedenti, non ha deluso le aspettative di quanti vi hanno partecipato, dedicando anche un solo istante alla riflessione sul tema della Shoah. Quest’ultimo è stato sviluppato in modo del tutto trasversale, attraverso un processo di incontro-scontro tra passato e presente finalizzato alla comprensione delle tragedie a noi contemporanee sulla base del ricordo di quelle passate.

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L’elemento che ha funto da filo rosso durante la serata è stato l’esaltazione della diversità, intesa nei modi più vari, che deve essere motivo di integrazione e avvicinamento piuttosto che di separazione e discriminazione. Proprio per questo si è parlato di problemi di grande attualità quali l’omofobia, l’immigrazione, la xenofobia, le strategie politiche oppressive e restrittive nei confronti degli stranieri, ma si è parlato anche di speranza, di slancio propositivo verso un miglioramento realizzabile.

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Un esempio molto suggestivo è stato il “vitae arbor”, “l’albero della vita”, uno spazio sul quale ciascuno poteva scrivere, disegnare, esprimere liberamente un pensiero di fiducia nel futuro, insomma, un vero e proprio  inno alla vita.

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In seguito allo svolgimento dei laboratori, magistralmente curati e realizzati da docenti e alunni, e alla visione di filmati ed esposizioni fotografiche, c’è stato un secondo momento, svoltosi in palestra, durante il quale si sono susseguite coreografie, esibizioni canore, sono stati sviluppati resoconti storico-scientifici e lette testimonianze relative al genocidio degli ebrei. Il tutto accompagnato dalla musica sublime dell’orchestra scolastica “Santa Depalo” che ha eseguito brani molto suggestivi e coinvolgenti, partendo da Mozart per arrivare sino a Nicola Piovani e Caruso.

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Una costante che ha contraddistinto l’intera manifestazione è stata l’intensità emersa in ogni forma di rappresentazione e il serio coinvolgimento degli alunni e dei docenti che si sono messi in gioco con passione, supportati dal contributo del dirigente scolastico.

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La perseveranza e l’interesse nel voler mantenere vivo il ricordo di questi eventi è fondamentale per essere davvero consapevoli e per imparare a destreggiarsi in un mondo sempre più ostile nei confronti della diversità e, in tal senso, gli alunni del liceo scientifico hanno dato esempio di grande maturità e sensibilità.

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lunedì 6 Febbraio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 6:45)

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