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Gianni Porta: «Impianti sportivi, serve un patto tra Comune e società»

La Redazione
Il "Paolo Poli"
L'impiantistica sportiva al centro della riflessione politica
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L’impiantistica sportiva molfettese inizia a diventare tema caldo della campagna elettorale. Accade dopo una nota del Coni, assai duro sullo stato delle strutture della città.

“L’intervento del Coni Puglia – ha detto Gianni Porta, candidato sindaco di Rifondazione Comunista – ha il merito di riportare l’attenzione sullo stato e sulla gestione degli impianti sportivi comunali.

Concordiamo sulla necessità di dare impulso alle manutenzioni e agli adeguamenti degli impianti, tanto più che la passata amministrazione Natalicchio ha lasciato in eredità un parco progetti relativamente alla rimozione eternit e all’impianto fotovoltaico del palazzetto Fiorentini, al manto sintetico e rifacimento della pista di atletica del campo Paolo Poli, alla riqualificazione del campo di calcetto di Via Salvemini.

Ricordiamo inoltre che nei tre anni di amministrazione sono stati completati i lavori di ampliamento e sistemazione del Palapoli, con le nuove tribune; sono stati riqualificati i campi di calcetto di viale Gramsci e completati i lavori di rifacimento del manto sintetico e degli spogliatoi del campo Petrone e dello Stadio Paolo Poli. In più si sono dovuti recuperare gli errori e le carenze nella progettazione della nuova pista d’atletica della precedente amministrazione di centrodestra, un po’ come successo anche per l’impianto di compostaggio.

Crediamo, invece, che per risolvere e affrontare i gravi problemi relativi alla gestione della piscina comunale e dei palazzetti Poli e Panunzio di via Giovinazzo serva una parola di verità.

È necessaria un’operazione verità su gestioni che in oltre dieci anni hanno visto spesso spese di manutenzione a carico del Comune, utenze di acqua e luce non sempre volturate e dunque rimaste carico del Comune, convenzioni non rispettate da parte da parte dei gestori con aggravio delle spese sempre per il Comune, utilizzi e arricchimenti indebiti di privati a spese della parte pubblica.

Anche oggi mentre parliamo ci sono strutture pubbliche gestite senza convenzione – non si capisce a che titolo – da società sportive che riscuotono tariffe – non si capisce a che titolo – per attività non previste già dalle precedenti convenzioni, senza che nessuno dica una parola netta su tutto ciò e sul possibile danno erariale.

Se non c’è un patto di corresponsabilità tra l’ente comunale e chi gestisce in convenzione le strutture comunali, che lo ricordiamo sono un bene di tutti, è quasi scontato che si arrivi agli esiti come quello della piscina e del PalaPanunzio.

In questo senso ci aspettiamo collaborazione anche da un ente come il Coni Puglia affinché si possa garantire insieme un corretto utilizzo degli impianti sportivi in favore di tutte le associazioni e società sportive della città affiliate alle federazioni sportive che fanno parte del Coni.

Si tratta di beni pubblici che vanno fruiti da tutta la collettività, garantendo uguali possibilità di accesso a chiunque, con regole chiare e semplici, senza però che i costi siano scaricati sulla collettività.

In questi anni abbiamo sempre proposto una collaborazione leale tra Comune, gestori e fruitori delle strutture, denunciando convenzioni non rispettate e chiedendo che non si facessero due pesi e due misure verso gruppi e società più vicine a questa o quella parte politica.

Senza questa reciproca disponibilità da parte di tutti i soggetti potremmo anche realizzare i prossimi interventi di manutenzione e rifacimento ma ci ritroveremmo presto punto e a capo, dopo aver speso altri soldi dei cittadini. Per questo, accogliendo gli stimoli del Coni Puglia, rilanciamo la strada della programmazione concertata dell’utilizzo accessibile per tutti con patti chiari tra spese del Comune e investimento dei privati.

giovedì 27 Aprile 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 4:07)

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maridami
maridami
6 anni fa

Bravo Porta !!Tu sì che vai al cuore dei problemi!!! Ottimo inizio per la campagna elettorale. Ci siamo stancati dei sindaci sbruffoni che si impegnano solo a trovare slogan e a tagliare nastri e anche dim mquelli che vanno lì per organizzare affrini e affarucci per sè e per i loro accoliti. La popolazione è diventata più consapevole ( speriamo) e capisce chi ha idee e non solo fumo da proporre.