Politica

Tommaso Minervini e Michele Emiliano: «Ripartiamo dal noi»

Luigi Caputi
Tommaso Minervini con Michele Emiliano
Ieri il comizio elettorale del candidato sindaco assieme al presidente della Regione
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Sintesi. L’arte di mettere insieme, confondere, unire, coinvolgere tutti. Trasformare tanti “Io” in un grande “Noi”. Questa è la via scelta da Tommaso Minervini, alla guida di un’ampia coalizione di liste civiche.

Nella serata di ieri il candidato sindaco e il presidente della Regione Michele Emiliano hanno tenuto un comizio elettorale in corso Umberto, altezza liceo classico. Inizialmente c’è stata la presentazione delle liste di candidati al consiglio comunale.

È emersa la speranza di costruire una Molfetta intelligente, che punti sui giovani per la creazione di una nuova classe dirigente. L’assemblea è entrata nel vivo con l’intervento di Minervini. “Abbiamo recuperato – afferma – la vera, autentica passione politica. Abbiamo eliminato gli intrighi clientelari e i voti di scambio, lo spirito invettivo e il delirio ideologico. La nostra preoccupazione primaria è quella di sbloccare la città sul piano sociale, economico e culturale. Siamo reduci da dieci anni di illegalità e disonore, di sterili vaneggiamenti e pretese lunari. Nessuno ha pensato al progresso e al lavoro, a quelli che invece saranno i nostri punti cardine. Riapriremo i cantieri del porto e garantiremo posti di lavoro ai nostri cittadini. Attueremo una nuova e efficiente pianificazione agricola e valorizzeremo la zona industriale. Permetteremo agli imprenditori di agire liberamente, senza essere ostacolati e invasi dall’ingerenza di una politica malata. Siamo in una condizione critica, ma abbiamo enormi potenzialità per capovolgerla”.

Il candidato alle elezioni comunali del prossimo 11 giugno ha evidenziato i principali punti di disaccordo con le coalizioni rivali. “Abbiamo ricominciato – prosegue – a coltivare quella convivialità delle differenze da tempo dimenticata, e invece necessaria per una sana attività politica. Siamo collegati alle istituzioni che contano, perché vogliamo davvero il meglio per la nostra città. Garantiamo competenza, rettitudine, esperienza nella finanza pubblica. Ci opponiamo alle vuote schermaglie ideologiche e alle pretese padronali di chi pensa di poter possedere Molfetta. Davvero vogliamo tornare agli anni bui e dolorosi con il gruppo Azzollini-De Bari? E che dire della coalizione Porta-Natalicchio, ancorata a consunti e ottusi valori politico-ideologici? Il comunismo non esiste più, né in Russia, né in Italia, né in Europa. Siamo gli unici a proporre un vero programma amministrativo, attento alle esigenze di tutti, ceto per ceto, speranza per speranza, soluzione per soluzione. Tuteleremo i bambini e gli anziani, perché non è ammissibile una società civile che non sia vicina ai più deboli. La nostra è una politica ragionevole, al passo coi tempi, aperta al confronto. Progressismo e impegno civile sono i nostri unici veri ideali”.

Minervini ha espresso la propria gratitudine nei confronti di Emiliano, e ha affrontato la questione ospedaliera. “Ci tengo a smentire – racconta – una diceria diffusa. Non chiuderà nessun reparto. Non c’è mai stata la minima intenzione di privare questa città del suo ospedale. I nostri avversari stanno compiendo un atto di sciacallaggio. Senza alcuno scrupolo, pur di raccattare qualche voto in più, stanno spaventando inutilmente famiglie e malati. Noi siamo persone perbene: ci impegneremo per il rilancio della medicina territoriale e faremo in modo che si risponda con tempestività alle richieste di soccorso e di cura dei nostri cittadini. Facciamoci portatori di verità in vista dell’11 giugno, eventualmente disposti anche a tornare alle urne per un eventuale ballottaggio”.

La parola è passata al presidente della Regione, il grande ospite della serata. “Ho respirato aria fresca, finalmente. Ho sentito parlare – è il pensiero di Emiliano – un uomo onesto e appassionato, che ha sempre messo la persona al centro del suo impegno istituzionale. Torna a candidarsi un politico competente, in una città che ne avuti tanti in passato. Minervini è inattaccabile, perché è l’unico che propone un programma credibile. L’ospedale è il punto su cui tutti i suoi avversari, in mancanza di altri argomenti validi, insistono. Lo chiarisco una volta per tutte: la chiusura dell’ospedale di Molfetta è un’invenzione. Il piano regionale di riordino ospedaliero prevede la persistenza del centro ospedaliero molfettese come ospedale di base. L’unico ospedale ad essere convertito dovrebbe essere quello di Terlizzi. Per il resto, dal momento che sono un presidente che vuole confrontarsi con la gente e ascoltare i consigli di chi ha competenza, ho preso in considerazione la sfida propostami dagli operatori sanitari del nord barese: pensare alla costruzione di un ospedale consortile, nel timore che due ospedali di base possano rivelarsi insufficienti a coprire l’intera area”.

Emiliano ha ribadito il suo totale appoggio al progetto amministrativo del candidato di Molfetta Positiva. “Minervini – conclude – è libero, autonomo, padrone di sé e della sua campagna elettorale. Io non lo posseggo, non lo influenzo, semplicemente lo sostengo. Governerà senza ricevere pressioni, non sarà un prestanome, non avrà l’Azzollini di turno a imporgli cosa dire e cosa fare. Io credo in questa città. Non mi ritengo presidente, ma sindaco della Puglia. La Regione non è un organo a sé, non può vivere senza il funzionamento dei comuni che la compongono. A differenza dei miei predecessori, Fitto e Vendola, non governo da solo. Fare politica è un atto di azzardo e saggezza. Si possono avere tante buone idee, ma occorre saperle esporre con pazienza e moderazione. Chi governa deve avere l’umiltà di riconoscere i propri limiti, deve rendere partecipe la popolazione. Guglielmo Minervini mi tormentava con il concetto del Noi in sostituzione dell’Io. Ecco adesso che un altro Minervini, Tommaso, può rappresentare la dimostrazione vivente e operante della buona politica. Preparato e dotato di garbo istituzionale, egli avrà il mio più entusiasta e onorato appoggio”. Ripartire dal Noi, pronome hegeliano e sintetico.

sabato 27 Maggio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 3:08)

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