La serata di apertura dell’amministrazione Minervini è anche l’ultima della gestione commissariale di Mauro Passerotti. Abbiamo incontrato il commissario in piazza Municipio. Dopo un breve incontro con Minervini, ecco il saluto a una città che per oltre un anno è stata casa sua.
“È stato un anno intenso – afferma Passerotti – e lo dimostrano i fatti, le cose realizzate. Ho predisposto una relazione con gli obiettivi raggiunti e le cose da farsi, poi andrò a Ussita, in un Comune delle Marche disastrato dopo il terremoto. Il bilancio è più che positivo, la città non ha perso un anno di amministrazione, la gestione commissariale ha affrontato i temi, li ha portati avanti. La città con il sindaco è pronta per ripartire su tutti i fronti”.
Passerotti fa esplicitamente riferimento alle aziende dell’ente, ai bilanci scaduti delle società partecipate, ma con lui approvati.
Dai bilanci passa poi agli auguri. “Li porgo – prosegue – a Minervini e alla città che ha grandissime potenzialità e spero si possano concretizzare ulteriormente con una amministrazione che guardi a lungo nel tempo. C’è bisogno di tempo per fare le cose. Noi in un anno abbiamo fatto tanto, le questioni erano complesse ma essere tecnico ed esperto di amministrazioni pregresse mi ha aiutato. Ci sono tutti gli ingredienti per guardare avanti in modo positivo. Saluto tutta la città, le persone critiche e quelle meno critiche,che poi sono la stragrande maggioranza. Ho vissuto Molfetta, ho incontrato le persone, che mi incitavano ad andare avanti. È una soddisfazione morale che mi porto dietro nel nuovo incarico”.
Lei, signor Commissario , avrà lavorato sugli atti e sulle azioni a lunga scadenza. Più Sindaco che amministratore, è stato. Ha impegnato la Citta con decisioni importanti che solo i cittadini, attraverso i mandatari amministrativi avrebbero avuto il diritto di prendere. Quella del Palazzo Dogana, a pochi giorni dal primo turno delle elezioni, ė stata una brutta pagina. Ma non ė l'unica. Ve ne sono altre. E vi sono parecchie altre cose che portano la mia firma che lei ha revocato, ignorato, disatteso. Ogni giorno ho letto l'Albo pretorio come credo pochi. Resta il fatto che Molfetta non ha perso un anno. Ne ha persi tre. Il territorio è un letamaio . Il decoro ė pari a zero. La violazione delle regole ė dilagante. Mi vergogno di essere molfettese. Parlerò. Maralfa.
Dormi Bambino, dormi piccino
Tu, per esempio, non hai manco il coraggio di dichiarare chi sei. Ti vergogni del tuo nome, del tuo volto, di quello che sei. Hai paura di declinare le tue generalità. Sei un vigliacco, sei un codardo, sei una nullità