Politica

Cinque anni dopo, le elezioni politiche. Ecco cosa accadde nel 2013

La Redazione
Elezioni Politiche 2013 - Molfetta
I voti dei partiti e delle coalizioni in Italia, Puglia e soprattutto Molfetta
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Tempo di elezioni, tempo di campagna elettorale. Sondaggi e previsioni. Ma quali sono stati i voti veri alle scorse politiche? Che risultati hanno ottenuto i vari partiti nella scorsa competizione elettorale?

Analizzando i dati del ministero dell’Interno, emergono dati di grande interesse.

È noto come le scorse politiche furono caratterizzata da un equilibrio pressoché totale, con una maggioranza scarna, quasi anomala. Un po’ quello che potrebbe accadere a partire dal 5 marzo, stante il peso di tre forze (centrodestra, centrosinistra, Cinque Stelle) considerato simile dagli addetti ai lavori.

Camera dei deputati

Ebbene, alla Camera il centrosinistra ottenne in Italia il 29,55% dei voti, con il Pd a tirare le redini (25,43%), seguito da Sel (3,2%). La coalizione guidata dai Dem ottenne però solo mezzo punto percentuale in più rispetto al centrodestra, che conquistò il 29,18%, trainato dal 21,56% del PdL, mentre la Lega Nord si fermò all’1,96%.

Molto bene, ma forse anche qualcosa meno delle previsioni, fece il Movimento Cinque Stelle con il 25,56%, e la lista facente riferimento a Mario Monti (supportata dall’Udc) andò in doppia cifra, con il 10,56%. Rivoluzione civile di Ingroia, invece, in cui confluiva Rifondazione Comunista, si fermò al 2,25%.

Numeri diversi da quelli che si riscontrarono in Puglia. Si pensi che nella nostra regione il centrodestra andò decisamente meglio con il 32,96% dei voti, spinto dal 28.91% del Pdl. La coalizione berlusconiana in Puglia ottenne ben sei punti percentuali in più del centrosinistra, fermatosi al 26,46%, con il Pd al di sotto del 20% e Sel portatore del 6,55% dei voti. Allineato al dato nazionale, invece, il valore dei Cinque Stelle (25,49%) e di Monti (10,5%). Ingroia ottenne infine il 2,44%.

Dal generale al particolare, ecco i dati nella provincia di Bari, che rispecchiamo complessivamente quelli regionali, con la differenza più significativa legata a un dato superiore dei Cinque Stelle (26,77%) e alla crescita ulteriore di Sel (7,15%), con un conseguente calo del Pd (17,1%).

E Molfetta? Molto interessante ciò che accadde nella nostra città. Il centrosinistra ottenne infatti il 31,27% dei voti, ponendosi come coalizione virtualmente vincitrice, seppur di un soffio sul centrodestra, portatore del 31,19%. Pesò in maniera consistente il 10,58% di Sel (3268 voti), oltre la metà di quelli del Pd (19,71% e 6088 voti). Nel centrodestra si registrò l’exploit del Pdl, primo partito assoluto della città (29,11% e 8992 voti) e assai più basso della media nazionale fu il dato dei Cinque Stelle (6127 voti e “solo” il 19,83%). Stupì la lista Monti, con il 12,6% dei voti: 3893 preferenze frutto anche del supporto dell’Udc, che a Molfetta è storicamente piuttosto forte. E Ingroia, guidato da Rifondazione Comunista, assai competitiva sul territorio, salì al 3,7%.

Senato

Analizzando la situazione del Senato, grossomodo accadde la stessa cosa. In Italia il centrosinistra fece meglio di tutti con il 31,63%, poco più di un punto in più rispetto al centrodestra, con i Cinque Stelle al 23,8%. Tra i partiti, spiccò il 27,44% del Pd, oltre cinque punti in più del Pdl. Monti ottenne il 9,14%, quindi andando peggio rispetto alla Camera. Rivoluzione Civile finì addirittura sotto il 2%.

La tendenza della preminenza del centrodestra in Puglia risultò confermata anche al Senato. La coalizione guidata dai forzisti ottenne il 34,46% dei voi, con il Pdl addirittura al 30,2%. Il centrosinistra si fermò al 28,45%, con il Pd al 20,18% e Sel al 6,78%. I pentastellati andarono un pochino meglio rispetto al nazionale, con il 24,06%, così come Ingroia si riavvicinò al 2% rispetto al valore complessivo.

In provincia di Bari il trend fu praticamente identico a quello della Camera: confermati i valori di forza di centrodestra e centrosinista, confermata la crescita di Sel e quella dei Cinque Stelle.

Tornando a Molfetta, qui si capovolse la situazione. Il centrodestra ottenne il 34,06% dei voti, uno e mezzo in più del centrosinistra. Il Pdl, con 8923 voti, fu nettamente il primo partito con 8923 voti, oltre 3mila in più del Pd, che si fermò a 5639 e al 20,2%. Exploit di Sel con l’11,3% e 3160 voti. Non andarono bene i Cinque Stelle (18.39% e 5142 voti), e stupì ancora una volta Monti, con i 3118 voti che valsero l’11,15%. Rivoluzione civile fece ancora meglio della media con il 2,86%.

Quest’anno cosa succederà invece? Quanto peserà lo spostamento di Piergiovanni da Sel al Pd? E quanto influirà il disinteresse annunciato dell’Udc al voto? E gli uomini del senatore Azzollini come si comporteranno? Dinamiche fluide, come accade sempre in campagna elettorale. E i nodi potrebbero davvero sciogliersi nelle ultime ore.

sabato 17 Febbraio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 16:48)

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