Dopo la vittoria del contest OSG by Honiro a Milano, Serena Maria Spadavecchia, in arte Comagatte, lancia "M con la mano", il tormentone molfettese che raggiunge in due giorni 15mila visualizzazioni: un semplice simbolo con la mano. un quattro al contrario che raffigura una M, l'iniziale di Molfetta.
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Molti sono i riferimenti espliciti di Comagatte come l'accaduto al sindaco Giovanni Carnicella, ucciso nel 1992. "E' sempre bello rinfrescare la memoria alle nuove generazioni" conferma l'artista.
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Nel ritornello dice "Molfetta è bella quindi noi non ce ne andiamo" riferito a chi nonostante i periodi di incuria della città, resiste e rimane. La canzone è dedicata a chi purtroppo per lavoro è costretto a spostarsi ma resta un molfettese doc anche fuori.
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Il video presenta tutte le immagini della città: il calvario, il porto, Molfetta vecchia, i cittadini, il mare, la Madonna dei Martiri. Anche questa volta Comagatte è l'ideologa del video, le riprese dall'alto sono a cura di Simone Quarato e le riprese generali e il montaggio a cura di Scar.
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