L'intervista

Serena De Bari, un anno dopo: «Il mio nuovo album: amore e quotidianità»

Alessia Sciancalepore
Serena De Bari
La cantante molfettese riparla della sua esperienza ad Amici e vuole diventare grande
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Ad un anno dall’esaltante e motivante esperienza di “Amici”, il talent show in onda su Canale 5 scopritore di numerosissime delle punte di diamante del nostro panorama artistico, abbiamo ritrovato una giovanissima molfettese che nella scuola più famosa d’Italia ha vissuto un percorso “breve ma intenso” come lei stessa lo definisce. Parliamo di Serena de Bari, soli 17 anni e una voce graffiante dalle tonalità marcatamente rock.

Serena De Bari, al netto di ciò che hai vissuto nella scuola di Amici, dopo ben un anno dalla tua partecipazione, cosa pensi di aver portato con te da questa tappa del tuo percorso di crescita musicale?
Sicuramente è un programma che dà visibilità, padronanza e conoscenza musicale. D’altra parte, però, ho capito che Amici non è la realtà, è una sorta di bolla, un grande meccanismo che ti abitua a quello che dovrai poi continuare a fare fuori. Tutto accade velocemente lì dentro e ti sembra di vivere un sogno perché ciò che hai coltivato al fine di poterlo raggiungere, lo vedi realizzato.

Com’è andata quell’esperienza?
Ho avuto un percorso breve ma sono riuscita ad esibirmi quasi tutte le volte, più di altri allievi che erano lì da più tempo. Ho fatto questa esperienza quando avevo 16 anni, è stato un momento giusto nella mia vita perché ho capito cosa volevo fare davvero,è stato come riconoscere che stavo facendo la cosa giusta.

Com’è cambiata, se è cambiata, la tua vita, dopo quest’esperienza?
Sono stata accolta con molto calore una volta tornata qui, una molfettese ad Amici non è una cosa da poco. Ma in realtà era più la curiosità della gente che si chiedeva come fosse stato possibile che dal nulla fossi arrivata a raggiungere un simile risultato. La verità è che io sapevo di avere un bel percorso alle spalle, mi sentivo già stilisticamente piuttosto definita e indirizzata. La cosa che stupisce di più è il fatto che io sia riuscita da andare in TV, sembrava un traguardo irraggiungibile per tutti, eppure…

Qual è stata la prosecuzione del tuo percorso dopo la tua eliminazione dal programma?
Già da quest’estate sono stata impegnata su vari fronti, tra cui un tour con radio Ciccio Riccio, eventi cui ha preso parte anche il maestro Garrison, trasmissioni televisive e tante altre cose che comunque mi hanno fatto crescere.

Parliamo, a questo punto, di questa nuova avventura che stai per intraprendere: il tuo nuovo disco che a breve uscirà. Cosa ci racconti?
Questo disco, maturato da quando avevo più o meno 14/15 anni, raccoglierà pezzi molto interessanti che parleranno d’amore e delle piccole cose che viviamo ogni giorno. Sono stati aggiunti pezzi che durante il percorso ho ritenuto necessario integrare. Il valore aggiunto è anche il fatto che alcuni di questi siano stati scritti da autori che hanno collaborato anche con Mina e Celentano, con Mengoni e con gli Sugarfree. Sicuramente i suoni e lo stile che primeggeranno saranno elettronici, un mondo che mi appartiene molto e che era emerso già nel singolo uscito quest’estate ed intitolato “Diamante nero”. Si può capire la linea che sto seguendo, mi sto creando il mio personaggio se così posso definirlo. E questo grazie anche al mio arrangiatore, che ha fatto degli studi molto approfonditi anche sulla mia personalità e sulla mia voce.

Ci sveli qualcosa sul tuo disco?
Il nome non possiamo ancora rivelarlo, sono dettagli che stiamo ancora delineando con la mia casa discografica. Inoltre vogliamo proprio dare quest’effetto suspense. Però posso dirvi che l’uscita è prevista per la fine di marzo, massimo inizio di aprile. L’uscita era prevista molto tempo prima, ma ho dovuto posticiparla e questo forse è stato un bene perché ci ha permesso di perfezionare il tutto. Le attenzioni vanno date più ai dettagli che a tutto il complesso, perché ormai Serena di Bari si sa chi è: una con i capelli biondi, mezza rock. Insomma si sa chi sono. L’uscita del disco, inoltre sarà seguita da un tour e da presentazioni in store.

Il fatto di essere molfettese e di provenire da una realtà piuttosto marginale, non parliamo di Milano o Roma,è stato per te un ostacolo nel corso del tuo percorso di crescita musicale?
Un po’ si, infatti Molfetta non dispone per esempio di studi di registrazione e questo mi ha costretto spesso ad andar fuori. Anche dal punto di vista della considerazione che mi è stata rivolta mi sono sentita un po’ sminuita, sono stata piuttosto chiamata a partecipare ad eventi nelle città limitrofe e non a Molfetta. Non ho mai avuto proposte dalla mia città, anche se a me piacerebbe molto. Probabilmente la nostra città non ha interesse nel lanciare i suoi artisti emergenti.

Noi, non possiamo che farle un grande in bocca al lupo, augurandole di raggiungere tutti i traguardi che la leggerezza dei suoi 17 anni vorrà farle sognare con la grinta e la concretezza che ha dimostrato sin ora di avere.

lunedì 19 Febbraio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 16:48)

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