Chi pensava che il trionfo di Londra fosse solo un’eccezione, ha avuto già la riprova che il percorso di Francesco Mininni nel jiu-jitsu è in piena evoluzione. Il 35enne molfettese infatti si è imposto nelle ultime settimane anche a Parigi e Berlino, rispettivamente nella Paris Open Fall e nella Berlin Open Fall.
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Nel primo caso ha avuto la meglio contro un lottatore francese, poi contro uno inglese e quindi contro un franco algerino. Nella seconda occasione ha messo al tappeto un turco, un tedesco e un polacco.
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Un’escalation incredibile, che mette ulteriormente in evidenza la bontà del percorso di Mininni. Un percorso all’insegna della qualità e dello spirito di sacrificio.
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Un percorso, peraltro, che non si ferma mica qui. Già a gennaio Francesco salirà sul tatami per un nuovo impegno internazionale. Sarà a Lisbona. L’obiettivo? Continuare a vincere, confermarsi. Ma sempre nel segno del rispetto dell’avversario. Le arti marziali sono esattamente questo.
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“Sono molto contento di queste mie vittorie – afferma – Dopo la sfortunata trasferta di Madrid sono tornato subito a testa bassa a lavorare ripartendo dagli errori commessi. D'altronde lo sport è anche questo, ma anche con l’aiuto dei miei maestri Andrea Verdemare, Matteo Pagani e Rodrigo Da Silva (a quest'ultimo devo tutto il mio ringraziamento perché ogni giorno fa il massimo per migliorarmi e spronarmi) sono riuscito a vincere prima a Parigi e poi a Berlino. Ho trovato un livello altissimo, competizioni esagerate, lotte fino allo stremo delle forze, cattiveria agonistica. Ma a me questo piace, me lo aveva insegnato bene il maestro Giovanni De Ceglia”.
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Ora Mininni vuol dare seguito a questi exploit. Gli allenamenti in prospettiva Lisbona sono già iniziati.
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