Dal 1930 al 2017. Dalla finale dei mondiali di calcio agli europei giovanili paralimpici di tennistavolo. Da Hector Castro a Lorenzo Magarelli.
Forse il paragone sembra inappropriato, come suggeriscono i 90 anni di differenza e gli sport diversi, eppure le storie paralimpiche hanno un fuoco comune, un brivido condiviso che lega generazioni diverse.
E quei brividi Lorenzo Magarelli, atleta del Circolo Tennistavolo Molfetta da quando ha 11 anni, li ha regalati alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti i compagni di squadra che lo seguivano con affetto e orgoglio da casa.
Dagli European Para Youth Games, competizione europea giovanile paralimpica, Magarelli torna con 3 medaglie, centrando il podio in ogni gara a cui ha preso parte.
Bellissimo il bronzo individuale nella giornata inaugurale, dietro al montenegrino Radovic e all’altro italiano Cordua, ma la gioia più grande è arrivata nel doppio, disputato proprio con il connazionale, dove gli azzurri sono riusciti a conquistare la medaglia d’oro.
Dolcissimo è stato poi l’argento nella gara a squadre che chiudeva la manifestazione, cosi come dolcissimo sarà il ricordo di questo weekend.
Che si tratti di un gol o di un punto, di un pallone o di una racchetta, le emozioni sono le stesse anche a 90 anni di distanza.
Conosco benissimo il nostro campione, avendolo visto crescere sin da tenera età, auguro a lui ogni bene e tante vittorie come queste.