Calcio

Un portento alla Santa Famiglia: Pappagallo meglio di Donnarumma

La Redazione
Torneo delle confraternite
Ultima giornata del Torneo delle confraternite: vincono Morte e Visitazione
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Si chiude la fase a gironi del Torneo delle confraternite, e accade con due partite dal grande spessore agonistico. Prima l’atteso derby tra Morte e Santo Stefano, poi un match a senso unico solo sulla carta, tra Visitazione e Immacolata.

Alla fine vincono Morte e Visitazione, confermando il buon cammino di questa prima fase di qualificazione. Chapeau, però, a Santo Stefano e Immacolata. Quest’ultima tornerà subito in campo, venerdì, per i playoff contro il Buon Consiglio. Chi vincerà, affronterà il Loreto per decidere chi sarà l’ottava squadra nei quarti di finale.

Ma torniamo a ieri. E torniamo a una partita che a un certo punto pareva essersi incagliata in uno 0-0 beffardo per la Morte, prezioso per Santo Stefano. Da una parte il tiki taka di guardioliana costituzione, fatto di passaggi e ricerca del pertugio giusto; dall’altra un gioco maschio e all’italiana, fatto di cuore e coraggio, di difesa e contropiede, spesso lancio lungo, e di un portiere pazzesco. “Pink Panther” Pappagallo, bandana sul capo e prodigi tra i pali, è stato una meraviglia. Parate d’istinto e su tiri da lontano, con le mani e con i piedi, in uscita o sulla linea di porta. Un felino autentico, peraltro in versione “sbullonati”. Il Milan prenda appunti: alla Santa Famiglia potrebbe scoprire il nuovo Donnarumma.

Ne sa qualcosa il buon Maiellaro, predicatore senza risultato, almeno per lunghe fasi del match. Almeno fino all’antonomastica zona Cesarini. Lì, quando lo 0-0 pareva delinearsi quasi fatalmente, il furetto dei neri si è girato con astuzia e senso del gol a pochi metri dalla porta e ha trafitto Pappagallo. L’esultanza della Morte è stata proporzionale al sospiro di sollievo per un incubo scacciato.

Da citare, per Santo Stefano, la buona prestazione corale, con Sergio De Candia nelle vesti del libero vecchio stampo, un po’ Franco Baresi, un po’ zio Bergomi, ovvero bene in fase di costruzione ma ancor meglio quando si trattava di spazzare senza troppi fronzoli. Nella Morte, bene Pippo Lezza, l’altro numero uno, poco impegnato, ma perfetto nelle due-tre occasioni in cui si è visto davanti gli attaccanti di Santo Stefano.

Voltiamo pagina e passiamo a Visitazione-Immacolata. Prima contro ultima. Tutto facile? Neanche per l’anticamera del cervello. I reds infatti hanno forse preso sottogamba un avversario che meriterebbe più del ruolo di fanalino di coda, almeno per quanto visto ieri. Nicola De Candia metteva subito in discesa la gara per i suoi con un colpo di tacco volante che per la sua bellezza farebbe concorrenza a quelli dei Crespo e dei Mancini. Capurso, però, pareggiava subito i conti, sfruttando a dovere una bella giocata di Minervini. Pesce riallungava la (minima) distanza in favore della Visitazione, ma Minervini faceva il diavolo a quattro, a tratti irresistibile: pareggio e fine primo tempo.

De Candia andava subito a segno nella ripresa, ma Minervini faceva il funambolo con un gol praticamente da seduto. Nota di merito per il mancino dell’Immacolata, senz’altro il migliore dei suoi. Un break di 3-0 chiudeva però virtualmente il match, ancora con Pesce dalla distanza, Altamura sotto rete, e capitan De Bari, premiato per l’encomiabile impegno. Il tiro libero di Minervini valeva solo per le statistiche.

Ora qualche giorno di riposo. Venerdì, poi, sarà tempo di playoff.

MORTE-SANTO STEFANO 1-0

Marcatori Morte: Maiellaro

VISITAZIONE-IMMACOLATA 6-4

Marcatori Visitazione: De Candia (2), Pesce (2), Altamura, De Bari.
Marcatori Immacolata: Minervini (2), Capurso

mercoledì 21 Giugno 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 2:18)

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