Calcio

La Sporting Fulgor Molfetta presenta il settore giovanile

Luigi Caputi
La Sporting Fulgor Molfetta presenta il suo settore giovanile
"Siamo come una famiglia. Educhiamo alla collaborazione e all'impegno, non alla vittoria senza frontiere"
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La stagione dei giovani, l’autentica primavera di un calcio molfettese desideroso di rinascita.È questo uno degli auspici di partenza per la Sporting Fulgor Molfetta. La società di patron Lanza, in attesa del ritorno in serie D della prima squadra, può già contare su una certezza. Il settore giovanile biancorosso, presentato ieri sera in un incontro aperto al pubblico e alla stampa, appare solidamente strutturato, pieno d’entusiasmo e passione.

Nella nuova ed esclusiva sede, in via San Domenico, sono intervenuti i principali artefici del progetto. Ha funto da introduttore e “moderatore” Gerardo Serino, già dallo scorso anno al fianco di Lanza nella Molfetta Sportiva. “Intendiamo dare continuità a quanto di positivo realizzato nello scorsa stagione – ha esordito il responsabile del settore giovanile- Abbiamo portato diversi ragazzi Juniores in prima squadra, ci siamo tolti non poche soddisfazioni. Ma siamo anche consapevoli delle difficoltà che incontreremo in questa nuova avventura societaria”.

Difficoltà legate innanzitutto e soprattutto alla tipologia di campionato che sarà affrontato. La serie D comporta infatti, al livello giovanile, un lavoro complesso e delicato. La presenza minima, in questa categoria, di quattro under in campo (uno nato dopo il 1999, due dopo il ‘98, uno dopo il ‘97) rende il ruolo dei ragazzi fondamentale, anzi decisivo per le sorti di una stagione. “Ma non temiamo la sfida che ci attende- ha proseguito Serino- Ci conosciamo, abbiamo fiducia reciproca e intenzione di collaborare. Crediamo nell’interscambiabilità tra le categorie, siamo come una famiglia. Giovanissimi, allievi, juniores, scuola calcio, collaboreranno proficuamente”.

Sono stati quindi presentati i membri dello staff. Per la categoria Giovanissimi l’allenatore sarà Mauro Minervini, coadiuvato da Gaetano Serino. L’allenatore degli allievi sarà invece Robert Amato, passato alla corte di Lanza dopo gli anni trascorsi tra Nuova Molfetta e Molfetta Calcio. “Ho accettato la proposta della Sporting – ha affermato Amato- perché mi sono sentito stimato. Avevo bisogno di nuovi stimoli, e di progetti che andassero oltre il limite dell’anno calcistico, che fossero a lungo termine. Non sono mai stato un nemico di Lanza in passato, al contrario di quanto qualcuno potrebbe credere. Ho sempre e solo pensato al mio lavoro in ambito giovanile, senza preoccuparmi delle dinamiche dei piani alti”.

La guida tecnica della categoria Juniores sarà invece affidata a Ciccio Camerino, che conserverà dunque il ruolo ricoperto lo scorso anno nella Molfetta Sportiva. “Vogliamo che i ragazzi brucino le tappe, abbiano una fulminea ascesa verso la prima squadra – ha sottolineato Camerino-Un’idea può essere quella di far giocare in ogni categoria ragazzi di due-tre anni più piccoli, in modo da ottenere una maturazione precoce dei nostri giovani. Potremmo così concedere possibilità di accesso non traumatico al calcio professionistico”.

Il centro calcistico di base (la scuola calcio, per intenderci), avrà come coordinatore tecnico Angelo Germinario, autentica istituzione del calcio giovanile molfettese.

Hanno preso parte all’incontro di ieri anche Biagio Mastrorilli, dirigente responsabile degli Juniores, e Giovanni Porta, direttore generale. Mastrorilli ha messo in evidenza i principi etici che sono alla base del lavoro dell’intero staff. “I nostri obiettivi sono umani prima ancora che calcistici, formativi prima ancora che tecnici. Nella nostra squadra c’è competenza e cultura, c’è gente onesta e guidata dalla pura passione. I ragazzi vanno educati al gioco e al sostegno reciproco, non alla vittoria a tutti costi. Certo, siamo in una squadra di calcio e non possiamo non avere ambizioni sportive. Tuttavia le nostre vittorie vogliono andare ben al di là dei semplici tre punti o dei campionati vinti. Vogliamo rendere migliori le vite dei nostri giovani, condurli alla felicità e al benessere materiale e morale”.

Dal punto di vista strettamente calcistico, Mastrorilli ha predicato la ridotta utilità delle preparazioni atletiche in età giovanile; piuttosto bisognerebbe soffermarsi sulla coordinazione, sulla tattica, e soprattutto sulla tecnica individuale. Negli imminenti raduni estivi delle varie categorie, la cui data non è ancora stata fissata, sarà sperimentata una simile metodologia d’allenamento. Gerardo Serino, in conclusione, ha voluto riassumere il senso della “missione” di un settore giovanile: guidare i ragazzi, non trattenerli; accoglierli per poi lasciarli andare; farli sbocciare insomma.

giovedì 20 Luglio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 1:09)

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