Calcio

Guadagno non si ferma più. La Borgorosso vola

Luigi Caputi
Giovanni Guadagno in azione
Partito in sordina, il giocatore oggi è una fonte di certezze
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Umiltà e ambizione. Non una contraddizione in termini, se si parla di Giovanni Guadagno.

Il ventitreenne molfettese, dopo un non facile inizio di stagione, è divenuto un perno fondamentale della Borgorosso di Patruno. Ieri pomeriggio è andato a segno per il terzo match consecutivo, per la quinta volta nelle ultime sette partite giocate.

Dopo la rete segnata al Don Uva Bisceglie in coppa Puglia, il ragazzo classe ’95 ha timbrato il tabellino anche in campionato, contro Stornarella e Atletico Acquaviva. Nella gara disputata ieri, valevole per la nona giornata, Guadagno ha contribuito alla vittoria finale con il suo quarto gol personale in questo girone A di Prima Categoria. Palla ricevuta da Lucarelli all’interno dell’area di rigore, in posizione leggermente decentrata sulla destra, controllo a seguire e conclusione di destro che ha trafitto il portiere nemico sul primo palo. Questa è stata la dinamica del gol dell’ala destra borgorossina. I numeri e i fatti riferiti spiegano e rendono sacrosanto lo status di titolare di cui al momento gode Guadagno.

Per me è periodo estremamente fortunato- ha dichiarato ai nostri microfoni l’autore dell’1-0- sono contento per i frutti del mio impegno. Mi sentivo bene, fisicamente e psicologicamente, anche all’inizio del campionato, quando non giocavo. Ho rispettato e accettato le scelte del mister; pian piano, con un costante e duro lavoro, senza creare polemiche e incanalando positivamente la mia rabbia agonistica, mi sono ritagliato il mio spazio”.

La strada che ha portato l’attaccante molfettese ai risultati attuali non è stata certo spianata da un tappeto rosso. Il ragazzo, dopo aver svolto tutta la preparazione con il Vigor Trani (squadra che milita in Eccellenza), è tornato alla Borgorosso. “È stata una scelta non facile- ha detto- né nelle cause né nelle conseguenze immediate che ha avuto. Ho lavorato duramente in estate, sono stato tirato a lucido fisicamente, tatticamente e mentalmente. Penso che avrei potuto giocarmi le mie chance a Tran<span class="s2">i; ma avrei anche dovuto sacrificare la mia normale vita di studente privo di ambizioni calcistiche pseudo-professionistiche”.

Guadagno concilia infatti l’esistenza sportiva con l’impegno prioritario dell’Università. Studia lingue orientali alla “Federico II”, e fa la spola tra Molfetta e Napoli. La sua corsa non si ferma mai, neppure fuori dal campo. “Spesso, nell’arco di un’unica giornata, vado a Napoli, per frequentare lezioni o sostenere esami, e cerco di tornare a casa in orario utile per potermi allenare al Petrone con la Borgorosso. A trascinarmi è la passione. Vivo il calcio con spensieratezza e divertimento, umiltà e autoironia. Sono consapevole di dover sudare, lavorare duramente e continuamente, per raggiungere risultati. Nessuno mi regala niente, nel calcio come nella vita”.

Guadagno, dopo esser tornato alle dipendenze di Patruno, ha faticato a trovare posto in campo. Ha vissuto le sue prime domeniche stagionali quasi esclusivamente da spettatore. Tre panchine nelle prime tre giornate, persino una tribuna nella sesta, quando la sua squadra ha affrontato il Manfredonia in trasferta.

“Non ero soddisfatto- ci ha rivelato- ma ero e sono consapevole di avere compagni di squadra fortissimi, probabilmente più forti di me. Se adesso sto giocando, non è certo perché ho più talento di altri”. Piedi per terra, sì, ma anche voglia di volare. Il ventitreenne scuola Audace Molfetta non vuole smettere di segnare e sognare.

“Posso fare ancora meglio, impegnarmi ancora di più. E, riguardo le ambizioni della Borgorosso, non voglio essere ipocritamente timido, eccessivamente prudente. Siamo da alta classifica, anche da primo posto. Le difficoltà che abbiamo incontrato sono state quasi esclusivamente dovute a nostre ingenuità. Se giochiamo come dobbiamo e sappiamo, possiamo sconfiggere tutte le compagini del nostro girone”.

La squadra biancorossa, dopo la vittoria per 3-2 sull’Atletico Acquaviva, è seconda a quota 17, ad un solo punto dalla capolista Bitetto. Ancora una volta decisivo è stato Cubaj, autore dell’ultimo bellissimo e decisivo gol, in perenne e intramontabile stato di grazia. “Mi fa quasi rabbia che vediate soltanto il 10% del suo enorme potenziale”, ha affermato Guadagno. L’autore del primo gol di ieri pomeriggio guarda oltre, spera di più, è contento ma non si accontenta.

lunedì 20 Novembre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 20:38)

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