Calcio

Molfetta Calcio, il bilancio di Saverio Bufi: “Positivo. E faremo sempre meglio”

Luigi Caputi
Saverio Bufi
Il direttore tecnico traccia la linea: "Vogliamo ripartire da Vitale e mister Giusto"
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Capolinea. La stagione della Molfetta Calcio è giunta al termine. La compagine allenata da Giusto ha disputato ieri, in casa contro l’Atletico Aradeo, la gara valevole per la trentesima e ultima giornata del campionato di Eccellenza.

I biancorossi, da alcune partite già in possesso della salvezza virtuale, hanno finalmente raggiunto l’obiettivo della permanenza in categoria. Nonostante le numerose difficoltà del girone di ritorno, soprattutto negli ultimi due mesi, la squadra molfettese non ha fallito la missione affidatale dalla dirigenza la scorsa estate: non retrocedere ed evitare i playout.

Nel match di ieri pomeriggio, al “Comunale” di Terlizzi, i salentini si sono imposti per 2-1 sui padroni di casa. Al vantaggio locale, siglato da Albrizio all’8’, ha risposto nella seconda frazione l’Aradeo: le reti di Toure e Negro hanno capovolto la situazione e fissato lo score sull’1-2 finale. Piazzatisi decimi in classifica con 36 punti, protagonisti di un più che positivo percorso in Coppa Puglia (interrottosi solo in semifinale), gli uomini di Giusto possono dare il via a vacanze calcistiche serene.

Il direttore tecnico Saverio Bufi, in occasione della conclusione della prima annata della nuova società biancorossa, ha rilasciato ai nostri microfoni una breve ed esaustiva intervista; ha fatto riferimento al campo e alle dinamiche dirigenziali, al passato e al futuro, ai traguardi conseguiti e a quelli da conseguire più in là.

Direttore, come valuta nel complesso la stagione ormai alle spalle?

Il bilancio non può che essere positivo, poiché il nostro obiettivo è stato ottenuto. Oltre alla salvezza, non dimentichiamo la vittoria della Coppa disciplina e la semifinale raggiunta in coppa Puglia. Dispiace aver esibito una significativa flessione nel girone di ritorno. Ma la media tra l’8 in pagella della prima parte e il 5 della seconda resta pur sempre quella di un’abbondante sufficienza. Se avessimo sempre mantenuto il ritmo di marcia di inizio anno, avremmo potuto parlare di playoff e di prime posizioni di classifica. Abbiamo tra l’altro steso diverse vittime illustri, siamo stati una sorta di “ammazza-grandi” del girone e abbiamo dimostrato in alcune giornate di potercela giocare con chiunque.

Soddisfatto ma non troppo, insomma. A cosa è stato dovuto a suo parere il calo degli ultimi mesi?

Le spiegazioni sono molteplici, e nessuna da sola è sufficiente per motivare quanto accaduto. Da una parte ci siamo rilassati, dall’altra dopo una partenza a mille abbiamo probabilmente accusato la stanchezza. Ma soprattutto siamo stati penalizzati, pernon dire falcidiati, da continui infortuni. Le perdite, più o meno lunghe e recenti, di Vitale, Sallustio, Capriati e Dentamaro sono state un duro colpo per noi. Abbiamo evidentemente subito, tanto sul piano tecnico e del gioco quanto su quello caratteriale e morale, l’influsso di queste coincidenze poco favorevoli.

Cos’altro le impedisce di ritenersi pienamente contento?

Nonostante l’ottimo lavoro, l’attenta organizzazione, la passione e la competenza, i risultati positivi raggiunti, non abbiamo attratto la pubblica opinione calcistica molfettese, e non siamo riusciti a liberare del tutto i tifosi molfettesi da una stato di sfiducia cronica, di scetticismo e di scarso entusiasmo. Quanto accaduto in passato con altre squadre non riaccadrà. Solidità, entusiasmo, passione e competenza caratterizzano ogni singolo membro del nostro stafftecnico e dirigenziale. Riporteremo il calcio molfettese ai livelli che merita. Abbiamo però bisogno che la gente ci faccia sentire maggiore vicinanza, che ci coccoli anziché criticarci e diffondere su nostro conto voci infondate e piuttosto offensive. Il nostro team dirigenziale è al lavoro insieme da ormai sei anni, e ha sempre ben figurato, nonostante i continui cambi di Categoria e di allenatori, di campionati e giocatori.

Può sembrare prematuro, ma quali sono le intenzioni per la prossima stagione? Può proseguire e quindi crescere la realtà Molfetta Sportiva?

Vogliamo far meglio. È un nostro desiderio costitutivo quello di voler sempre fare qualcosa in più di quanto realizzato. Passo dopo passo, sono sicuro che ci toglieremo soddisfazioni. Intendiamo parlare con l’allenatore e lo staff, con i giocatori più importanti, per capire quali sono gli uomini su cui puntare e da cui ripartire. Dal punto di vista economico, noi soci ci impegneremo a raddoppiare i nostri investimenti. Ma avremo bisogno in questo senso di maggiore aiuto, di una qualche nuova figura che decida di partecipare al progetto dirigenziale. Un’arma più per la nostra stagione sarà lo stadio “Paolo Poli” ricostruito e rimodernato, anche se dubito che in queste categorie si faccia sentire molto il fattore campo e la presenza o meno di tifosi. Se quest’anno ci siamo salvati tranquillamente, siamo legittimati a sperare diaccedere ai playoff nel prossimo campionato.

Chi è stato a suo parere l’uomo simbolo di questa squadra, il calciatore in grado di essere trascinatore?

Penso che sia stato Vitale, e non soltanto quando è stato bene fisicamente. In un certo senso infatti, anche dopo la rottura del crociato, egli ha indirettamente dimostrato, tramite la sua assenza, l’importanza della sua presenza. Per noi è e dovrà essere l’anno prossimo un simbolo, un valore aggiunto, in quanto giovane molfettese talentuoso e pieno di passione per il calcio. Per la prossima stagione puntiamo tutto su di lui. Cecheremo di trattenere anche l’allenatore Giusto, con cui immediatamente abbiamo trovato un’intesa eccezionale e una profonda e extracalcistica unità d’intenti.

lunedì 23 Aprile 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 14:26)

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luigi depalo
luigi depalo
6 anni fa

Parliamo di cose serie…BUFI QUANDO TI DIMETTI?