Volley

Lillo De Pinto: «Pallavolo Molfetta e Fedelissimi, unica grande famiglia»

La Redazione
Lillo De Pinta sprona i tifosi al tifo
Uno dei punti di riferimento della tifoseria organizzata molfettese, ma anche ex allenatore e scoutman: "L'avventura molfettese in Superlega nel segno dei Fedelissimi"
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Il suo è l’orgoglioso canto delle imprese vissute e anche realizzate in tutta Italia, nei palazzetti di ogni parte, in cui, assieme ai compagni armati di maglia rossa, megafono, tamburi, tanta voce e ancora più entusiasmo, sapeva come farsi sentire, ma soprattutto benvolere.

Lillo De Pinto, uno dei punti di riferimento della tifoseria organizzata della Pallavolo Molfetta, non è però solo un tifoso. Per anni ha giocato, allenato, accompagnato le partite biancorosse assai da vicino. Era scoutman ai tempi della B1, apprezzatissimo collaboratore degli allenatori.

Poi, una volta presa la decisione di abbandonare il bordo campo, si è spostato sugli spalti. E assieme ai Fedelissimi ha raccontato una storia nella storia, che oggi vogliamo condividere con lui, nella speranza che non si tratti dell’ultima pagina di una meravigliosa favola.

La notizia dell’addio della Pallavolo Molfetta alla Superlega è ancora fresco, e pubblichiamo quindi il suo intervento così com’è, senza filtri. A parlare è la passione. E l’orgoglio. La legittima soddisfazione di esserci stati e soprattutto di esserci stati in modo spesso decisivo.

“Mi chiedete cosa abbia rappresentato per me questa meravigliosa avventura chiamata Superlega a Molfetta? Beh, voglio essere sincero questa volta. So che molti non saranno d’accordo, ma per me questa favola può tranquillamente essere associata ad un nome: i Fedelissimi!

Vorrei iniziare da un aneddoto: qualche mese fa il mio caro amico Giacomo Andreani (presidente del club “Lube nel Cuore”) mi pose telefonicamente alcune domande. Le mie risposte sarebbero state poi utili alla redazione della sua tesi di laurea sul mondo della pallavolo di serie A. Ad un certo punto mi chiese quali iniziative mettessimo in atto a Molfetta per invogliare la gente a venire al PalaPoli. La mia risposta fu secca: nessuna iniziativa.

Ebbene sì, questa è stata la forza e la novità dirompente dei Fedelissimi nel movimento pallavolistico italiano. Se una domenica entravi nel PalaPoli, magari per caso, magari controvoglia oppure per semplice curiosità, era sicuro che poi ci tornavi alla partita successiva. E forse ti sedevi anche in curva con noi. Poi il passaparola faceva il resto.
Tra quelle quattro mura nasceva ogni domenica qualcosa di magico e affascinante, che noi dietro quei tamburi non abbiamo mai decifrato, ma che forse era proprio così dirompente da ammaliare grandi e piccini, uomini e donne, addetti ai lavori e calciofili incalliti.

La Superlega è stata soprattutto questo: una piccola rivoluzione nella cultura sportiva della nostra città. E’ stato un piacere vedere che una nota birreria locale, ogni domenica, si riempisse di gente che voleva assistere con noi alle dirette tv delle partite in trasferta della nostra squadra, invece di rimanere al calduccio del divano di casa. E’ stato sorprendente iniziare a notare gruppi di ragazzini che si ritrovavano per strada a giocare a pallavolo, e che utilizzavano il cancello del giardino pubblico come fosse una rete da serie A, esultando ad ogni punto con i nostri cori. E’ stato bellissimo entrare in un bar un lunedì e ascoltare degli anziani seduti al tavolino che discutevano della vittoria contro Modena della sera prima, invece che sentirli lamentarsi degli acciacchi dell’età o del rigore inesistente dato a qualche squadra di calcio.

E la colpa è stata del mitico Palabolgia. Quel “piccolo monolocale rumoroso” (come lo definivamo simpaticamente quando lo paragonavamo ai grandi palasport delle altre squadre), non è stato solo lo spettacolo che attirava le masse. Successivamente infatti ha iniziato a stravolgere anche i valori in campo. E a far accadere anche l’impensabile.

Per le squadre avversarie, scendere a Molfetta, era diventato un incubo. Non solo per loro era una delle trasferte più lunghe e pesanti, ma poi spesso e volentieri ci perdevano pure! Andare in battuta e sentire l’onda d’urto di centinaia di voci “Fedelissime” che ti fischiavano e ti urlavano dietro il collo, ha intimorito anche i più forti giocatori del mondo. Ma nonostante ciò, molti degli avversari a fine partita venivano verso la curva per tributarci un applauso e per dirci: “Ragazzi, giocare qui dentro è bellissimo…mettete addosso una adrenalina unica. Complimenti!”

E questo è stato lo scudetto che ci cuciamo sul petto ogni domenica e di cui andiamo più fieri. Lo scudetto della passione, del tifo e della correttezza. Correttezza non facile da mantenere quando hai i giocatori lì ad un metro da te. Bravi noi! Bravi tutti!

Ma la Superlega per Molfetta, ha anche significato promozione del territorio. Tanta gente proveniente da tutta Italia ha iniziato a scoprire o a conoscere meglio la nostra città e le nostre zone. Abbiamo ospitato parecchi tifosi ospiti che hanno colto l’occasione per trascorrere un weekend nelle nostre strutture ricettive, iniziando, sempre in nostra compagnia, un piacevole viaggio alla scoperta delle nostre tradizioni, della nostra cucina, della nostra città. E in questo modo sono nati gemelleggi e amicizie che rimarranno per sempre.

La Pallavolo Molfetta e i Fedelissimi sono stati questo. Un’unica grande famiglia. Perché siamo convinti che l’una non avrebbe raggiunto questi risultati senza gli altri e viceversa. Un legame indissolubile che ha scritto le pagine più belle della storia sportiva della nostra città.

E di pallavolo in vita mia ne ho vista tanta e in tutte le serie. Ma vi assicuro che ci sono tante piazze in Italia che dimostrano come non bastano una squadra in serie A, tanti soldi e qualche campione in campo, per riempire di gente ogni domenica un palazzetto e per creare un ambiente fantastico quale è stato per tutti questi anni di A2 prima e di A1 poi, il piccolo PalaPoli di Molfetta.
Sperando che questo patrimonio di tifo e di passione ora non venga disperso”.

giovedì 25 Maggio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 3:16)

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