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Da fanalino di coda a capoclassifica. Un pugliese su 4 è stato vaccinato

La Redazione
Michele Emiliano
Emiliano: "Siamo la prima regione italiana per capacità vaccinale"
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Da fanalino di coda a capoclassifica nella somministrazione di vaccini. A rendere nota la nota, orgogliosamente, ci ha pensato il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano che, sui propri canali Facebook, ha aggiornato la popolazione. Di seguito le parole del presidente della regione.

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Siamo la prima regione italiana per capacità vaccinale. Ci siamo riusciti nonostante non ci vogliano dare gli stessi soldi dal Fondo Sanità nazionale e lo stesso personale di altre regioni in rapporto alla popolazione. 

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Oggi siamo comunque al primo posto. Alzando il Tricolore sul tetto del cantiere del nuovo ospedale che stiamo costruendo a Monopoli, ringrazio tutta la gente che sta lavorando per la nostra sanità, tutti i pugliesi, non solo i sanitari, le Asl, i distretti, i dipartimenti di prevenzione e la Protezione civile, ma anche tanti volontari. Il presidente lo si può attaccare in mille maniere, ma non attaccate queste persone che stanno lavorando. Incoraggiateli, stategli vicino, tenetevi la mano sul cuore perché non sono io che faccio le vaccinazioni, non è merito mio. 

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Un pugliese su 4 è stato vaccinato. Per avere un paragone, il Lazio che sta facendo un ottimo lavoro ha vaccinato 1 su 5. Quindi, evidentemente, tutte le regioni stanno facendo un ottimo lavoro e stanno collaborando senza distinzione di colore politico. Insomma, non siamo certamente senza problemi, quando ci sono errori cerchiamo di correggerli, ma siamo in campo e stiamo facendo la nostra parte con grande dedizione.

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martedì 20 Aprile 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 3:56)

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Corrado Angione
Corrado Angione
3 anni fa

Ma spieghi il presidente Emiliano come mai tante persone fragili specie quelle costrette a casa per patologie non sono state ancora vaccinate e stanno aspettando che qualcuno si rechi alle loro case per eseguire la vaccinazione? perché i medici di famiglia non ricevono i vaccini per le succitate persone nonostante abbiano dato la loro disponibilità ad assolvere a questo compito nientemeno dal 29 marzo scorso? Nel frattempo si vaccinano le persone da 70 a 60 anni; non si è ripetuto fino alla noia che per limitare il numero dei decessi e dei ricoveri in t. i. si dovevano vaccinare queste persone? Il problema è che, sembra a me, che di queste persone non frega niente a nessuno!

Gilda Maselli
Gilda Maselli
3 anni fa

Però nel Lazio stanno vaccinando gli undersessantenni e io 66 enne pugliese, inserita tra i fragili, non ancora perché ai medici di famiglia non arrivano i vaccini e se tutto va bene (vaccino idoneo e soprattutto non terminato) ci riuscirò il 1° maggio.