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Rifondazione: “Il Consiglio comunale si faccia garante a tutela delle minoranze”

La Redazione
Rifondazione comunista e Compagni di strada
"La democrazia in città e nel Consiglio comunale è una cosa seria così come il rispetto delle regole democratiche fissate nello Statuto
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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Paola de Candia e Beppe Zanna, consiglieri Comunali Rifondazione Comunista/Compagni di Strada.

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"Stamane i nostri consiglieri comunali, hanno presentato una mozione consiliare per chiedere il rispetto dell'art. 26, comma 4, dello Statuto comunale.

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Lo Statuto comunale è la legge fondamentale della convivenza cittadina e l'art. 26, al comma 4, regolamenta l'elezione dei vicepresidenti del Consiglio comunale. Non a caso lo Statuto prevede l'elezione di due vicepresidenti perché almeno uno sia espressione della minoranza consiliare.

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Ebbene, nel 2017, a inizio della consigliatura furono eletti il consigliere de Candia come espressione della maggioranza e il consigliere Amato come espressione delle minoranze.

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Ora, dopo la lunga crisi amministrativa, il cambiamento della Giunta e l'allargamento della maggioranza che sostiene il sindaco Minervini anche il consigliere Amato è entrato a far parte di questa maggioranza.

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Ebbene, dopo aver posto più volte la questione nei precedenti consigli comunali senza essere stati ascoltati soprattutto dal presidente del Consiglio comunale Piergiovanni che dovrebbe tutelare le prerogative di tutti i consiglieri, chiediamo ufficialmente che si discuta del problema nel prossimo Consiglio comunale.

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Chiediamo che sia ripristinato il diritto delle minoranze a esprimere un proprio vicepresidente del Consiglio, chiediamo il rispetto dello Statuto comunale e che il presidente del Consiglio comunale si faccia garante imparziale a tutela delle minoranze.

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Certo, in altri tempi, i consiglieri comunali per primi coinvolti avrebbero fatto un passo indietro per una questione di rispetto istituzionale, invece a quanto pare finora non hanno avuto nessuna sensibilità in tal senso, per cui ci ritroviamo costretti a coinvolgere l'intero Consiglio comunale, richiamare alle sue responsabilità il presidente del Consiglio comunale e soprattutto mettere al corrente anche il Prefetto di Bari.

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Deve essere chiaro che le prerogative e i diritti delle minoranze consiliari, tanto più che fissate nello Statuto comunale, non possono essere calpestate né diventare parte del gioco politico di rimpasto e allargamento della maggioranza che ha avuto luogo qualche mese fa.

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Sul rispetto delle garanzie democratiche e dei ruoli di maggioranza e minoranza non possiamo in alcun modo transigere e porteremo fino in fondo la questione, anche se l'Amministrazione fa orecchie da mercante e i gruppi politici che la sostengono – dal Partito democratico alle liste civiche di centrodestra – fanno finta di niente per i loro interessi particolari.

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La democrazia in città e nel Consiglio comunale è una cosa seria così come il rispetto delle regole democratiche fissate nello Statuto".

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lunedì 3 Maggio 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 3:09)

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