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Minervini: “Molfetta è stanca di contare i morti del mare”

La Redazione
Tommaso Minervini
"Fare silenzio? No, grido al rispetto delle tematiche della sicurezza dei lavoratori del mare"
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Non scende in piazza Tommaso Minervini questa sera, ma apre le porte della casa dei molfettesi, Lama Scotella per una conferenza stampa per aggiornare sulla questione del naufragio del rimorchiatore per il quale sono dispersi due molfettesi, Mauro Mongelli e Sergio Bufo.

"Mercoledì, a mezzanotte, a largo di Bari c'è stato un affondamento di un rimorchiatore che trainava un pontone. Sono stato a contatto con l'ammiragliato di Bari. Già da allora mi chiedevano il lutto cittadino – esordisce Tommaso Minervini – Ma non ho ritenuto giusto proclamare un lutto senza avere i corpi. Il pomeriggio del giovedì sono stati recuperati i tre corpi. All'appello mancano dunque i due molfettesi, uno direttore di macchina, Mongelli, l'altro nostromo, figure fondamentali in un'imbarcazione".

Questa mattina, una speranza si accende nell'Adriatico. "Mi è stato comunicato che stamattina, Marina Italiana e croata hanno visto qualcosa in mare. Purtroppo erano bidoni che galleggiavano – continua Minervini – Sono ancora dispersi in attesa di comunicazioni formali e ufficiali dall'ammiraglio. Quando le avrò, proclamerà il lutto cittadino. Coltiviamo flebili speranze, più passa il tempo, più sono ridotte".

Intanto, con l'attracco del pontone partono i primi interrogatori. "Ci sono delle ipotesi e delle indagini in corso, per questo non possiamo parlare. Sappiamo che il rimorchiatore è andato giù in modo repentino che nessuno ha avuto il tempo di indossare il giubbotto di salvataggio".

Intanto Tommaso Minervini ha annullato l'inizio della sua campagna elettorale. "Mi hanno chiesto di fare silenzio. Ci sono morti sul lavoro e dobbiamo fare silenzio? No, io grido – il commento del sindaco – Molfetta è stanca di queste morti, Bufo è il cognato di un marinaio che fu salvato dal Cunegonda".

Il tema della sicurezza dei lavoratori e del mare torna prepotentemente in auge. "Io grido alla formazione della sicurezza dei lavoratori in mare e di tutti i lavori. Non c'è nulla per cui stare in silenzio. Abbiamo presentato un progetto da 2mln di euro per migliorare le tecniche e una prevenzione ricorrente perché in Puglia non c'è una cosa simile – continua – Il rimorchiatore è del 1975. Non è più possibile tacere, fare fiaccolate e mettere fiori, bisogna gridare. Le nostre marinerie sono in sciopero, mesi fa ho accompagnato io le marinerie in Regione per il caro gasolio. Escono in mare per disperazione, la marineria è lasciata sola. Lo avrei voluto gridare in piazza: istituzioni e sindacati devono gridare in materia di sicurezza del mare e prevenzione dei lavoratori del mare perché sono temi dimenticati".

Infine, prima di trasmettere un video di Saviano sulle morti bianche, l'ultimo appello di Tommaso Minervini. "Siamo stanchi, come città di mare, di fare la conta dei morti del mare. Dobbiamo reclamare con forza il rispetto di queste tematiche da parte dello Stato e della Regione", le parole del primo cittadino.

A conclusione della conferenza stampa, per Molfettalive, è intervenuto Pino Raguseo della UIL Trasporti Bari, segretario regionale del settore marittimo. "Quelle che sono morti bianche, purtroppo, portamo il colore del sangue delle vittime. I lavoratori che escono per lavorare hanno il diritto di tornare a casa. La sicurezza viene barattata per l'economia, la sicurezza non può essere diventata un ammasso di carte: non serve a nulla una sicurezza burocratizzata. Questa ultima tragedia? Spero si possa smuovere qualcosa, ma la realtà dice che difficilmente qualcosa cambierà, troppe tragedie accadono, diciamo sempreche sarà l'ultima perchè faremo qualcosa. La realtà è che non facciamo niente" 

venerdì 20 Maggio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 12:30)

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