Si chiude anche quest’anno la festa patronale tanto amata dai molfettesi, e come ogni volta, questi sono i giorni dei bilanci. “Sicuramente il nostro bilancio è positivo”, spiegano dal comitato Feste Patronali, a cui si deve un lavoro certosino. Un lavoro di ‘365 giorni l’anno’ che rende la festa possibile.
Ma cosa ha fatto della Fiera 2018 un successo? Il comitato non ha dubbi.
Sicuramente una sicurezza maggiore, ottenuta con la collaborazione dell’Assessorato alla Sicurezza, che ha allontanato episodi spiacevoli come quelli dell’anno scorso, grazie alla presenza di forze dell’ordine, videosorveglianza e agenti in borghese; e che ha portato alla scelta di eliminare le bancarelle su corso Dante.
Le novità di quest’anno non si sono fermate qui: l’eliminazione della cassa armonica, il concerto dei Neri Per Caso, sono alcuni elementi che da un lato hanno reso la festa di innovativa, mentre altri allo stesso tempo l’hanno ricondotta alla tradizione: tra gli esempi il ripristino del percorso originale di quattro ore della processione della Madonna dei Martiri e la rievocazione storica dell’arrivo della Sacra Icona.
Tuttavia il presidente del Comitato Francesco Angione tiene a precisare che il vero significato della festa va oltre l’aspetto esteriore, che può piacere o meno alla massa: è infatti loro premura “dare a tutti la possibilità di far festa”, rendere anche i più sfortunati partecipi dei festeggiamenti, attraverso una serie di iniziative già attive dagli anni precedenti, come il pasto che i membri del comitato hanno condiviso con le famiglie segnalate dalla Caritas, l’apertura gratuita delle giostre per i bambini disabili e l’intrattenimento della banda nelle case di riposo.
Dietro la buona riuscita di questa festa patronale, concludono, ci sono sicuramente tutti i molfettesi che ci hanno collaborato, al di là del comitato: gli armatori, l’amministrazione, le associazioni di volontariato e le forze dell’ordine.
E’ così che la festa è riuscita in quello che forse è il suo obiettivo più grande: riunire la comunità attorno alla sua patrona